Ferla, servizi sociali e sanità: uno spazio ludico ricreativo per disabili e ripristino di ortopedia al poliambulatorio

Ferla, ha sede nei locali dell’edificio noto come “Scuola Media, Giovanni Pascoli” il nuovo spazio ludico ricreativo, dedicato ai disabili e finanziato con somme rese disponibili dal Distretto Socio-Sanitario.

La creazione di questo spazio da la possibilità ai nostri concittadini con disabilità – commenta l’assessore al associazionismo, Rita Lo Monaco – di essere assistiti da personale altamente specializzato e di partecipare ad attività specificamente organizzate per loro, senza dover raggiungere un altro comune, se non, a volte, il capoluogo della nostra provincia. Mi preme, dunque, ringraziare – prosegue l’assessore – l’assistente sociale, Dott.ssa Paola Giansiracusa, che in prima persona si è adoperata, instancabile e con abnegazione, affinché lo spazio ludico-ricreativo divenisse una realtà concreta nella nostra cittadina”.  Oggi, usufruiscono dello spazio quattro concittadini e un utente proveniente dal Comune di Cassaro.

È con estrema soddisfazione – aggiunge il Sindaco Michelangelo Giansiracusa – poter ricordare ai miei concittadini che il servizio specialistico di ortopedia, sospeso lo scorso mese, è stato ripristinato, e che da oggi funziona regolarmente. Un caloroso ringraziamento, pertanto, lo invio a nome mio e delle Giunta Comunale al Direttore Generale dell’A.S.P. della Provincia di Siracusa, Dott. Brugaletta, per essersi prodigato, su nostra segnalazione, a ripristinare repentinamente il servizio sanitario”.

Il medico ortopedico, quindi, tornerà a visitare presso il Poliambulatorio di Ferla, ogni quindici giorni, affiancando gli altri servizi presenti forniti. “Colgo l’occasione – riprende il Sindaco di Ferla – per informare i cittadini che pochi giorni fa, insieme alla giunta municipale, abbiamo scritto un sollecito al Direttore Generale dell’Asp di Siracusa al fine di ottenere un’integrazione oraria del servizio specialistico di dermatologia, servizio che ha trovato un tale riscontro nella popolazione locale tanto da essere giunti alla fine del mese di Febbraio con le liste d’attesa strapiene“.


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