Si è concluso, per il terzo anno consecutivo, il progetto “Lungo le tracce di Paolo Orsi” che ha visto protagonista la equipe scientifica del Centro Studio Ibleo – coordinata dal Presidente l’Antropologo Giuseppe Garro e dall’Archeologo Santino Alessandro Cugno – insieme ai Comuni di Ferla e di Cassaro, col patrocinio dell’Assessorato ai Beni Culturali della Regione Siciliana e dell’UNESCO e la collaborazione dell’Università degli Studi Kore di Enna.
Per il Castel di Lega, sito su territorio di Ferla, gli studiosi del Centro Studio hanno continuato – dal 26 al 30 Agosto – a rilevare e a documentare, con disegni e fotografie, le strutture murarie visibili in superficie: “attraverso le quali – asserisce l’Archeologo Santino Alessandro Cugno – abbiamo sviluppato una prima base planimetrica dell’area e in particolare della parte sommitale del sito fortificato, che verosimilmente si articolava su più livelli lungo tutto il rilievo montuoso e doveva essere attrezzata di numerose postazioni di guardia. L’importanza dell’area archeologica è tale che meriterebbe interventi di pulizia, conservazione e valorizzazione delle emergenze archeologiche ivi conservate”.
Per il Castello di Cassaro, invece, la ricognizione, effettuata dal 2 al 6 di Settembre, ha permesso agli studiosi di visionare alcune grandi cisterne e cameroni controllando lo stato di conservazione e di degrado del sito per mezzo di schedature di rischio degli edifici in stato di rudere.
Secondo la Prof.ssa Flavia Zisa, presidente del corso di laurea in Archeologia del Mediterraneo dell’UniKore, “L’iniziativa dei Centro Studi Ibleo ha ormai una sua storia di tutto rispetto che si inserisce con solida dignità scientifica nel quadro degli studi sull’area. I risultati emersi in questa stagione, integrati a quelli delle edizioni passate, contribuiscono ad arricchire la conoscenza di un territorio ad alto interesse storico, archeologico ed antropologico. L’approccio proposto stimola ulteriormente l’interesse del Corso di Laurea in Archeologia del Mediterraneo della Kore ad affiancare e supportarne scientificamente gli sviluppi, consolidando per il futuro la positiva e proficua collaborazione avviata nella stagione di studi appena conclusasi”.
“Lo studio effettuato – sostiene Giuseppe Garro – non solo ci permette di cogliere a fondo alcuni aspetti della cultura medievale dei paesi Iblei ma cerca di comprenderli a partire dai dati che via via sono inseriti all’interno del Catalogatore dei Beni Culturali Minori Iblei, che in questi anni stiamo cercando di ampliare, per una utile e corretta comprensione delle ricchezze antropologiche e culturali presenti nell’area Iblea”.
“L’iniziativa del Centro Studio è meritevole e di grande interesse – conclude Michelangelo Giansiracusa, Sindaco di Ferla e Presidente dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei – e le nostre amministrazioni saranno sempre al fianco degli studiosi che hanno deciso di investire le proprie energie e competenze per il nostro territorio. Metteremo a disposizione degli spazi adeguati al Centro Studio Ibleo per le loro attività scientifiche e di studio”.
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