Festa grande alla Villa Comunale di Palazzolo Acreide: gli scout si presentano ai bambini del paese

Gli scout cattolici del gruppo Palazzolo A.1 - Asci esploratori e guide d'Italia hanno, infatti, aperto le porte a bambini e ragazzi del paese per far provare nella pratica l’esperienza scout

Grande festa, domenica scorsa, alla Villa Comunale di Palazzolo Acreide: gli scout cattolici del gruppo Palazzolo A.1 – Asci esploratori e guide d’Italia hanno, infatti, aperto le porte a bambini e ragazzi del paese per far provare nella pratica l’esperienza scout.

Lo scoutismo è il più grande movimento giovanile al mondo e si basa sulle indicazioni educative elaborate da lord Baden-Powell, B.-P. come lo chiamano affettuosamente gli scout: attraverso lo studio della natura, la crescente autonomia e competenza tecnica e la graduale assunzione di responsabilità, “il metodo scout educa ragazze e ragazzi a divenire buoni cittadini e buoni cristiani”, come ha giustamente ricordato il consigliere comunale Pietro Spada, presente alla manifestazione. Tutto ciò, naturalmente, attraverso il gioco.

Ed è stato proprio un “Grande Gioco” quello che hanno vissuto domenica scorsa i giovani partecipanti, a conclusione di una particolare caccia al tesoro: oltre un mese di attività, durante le quali si sono conciliate ingegno e deduzione, competenze di topografia e nuove tecnologie.  Domenica 7 ottobre i ragazzi, divisi in quattro “Casate”, hanno percorso alcune vie del centro abitato per poi convergere alla Villa comunale, dove si è svolto un gioco a bivio animato dai capi e da alcuni genitori: tra corse, prove tecniche e di abilità, gli scout hanno riflettuto sull’importanza delle parole, “la nostra massima, inesauribile fonte di magia, capaci sia di infliggere dolore che di alleviarlo”. Per dirla con un adagio scout, “tutto con il gioco, niente per gioco”.

“In una società sempre più fluida ed in un mondo nel quale bisogna imparare ad utilizzare correttamente i nuovi mezzi di comunicazione, invitare i ragazzi ad utilizzare un linguaggio cortese e dar loro gli strumenti per imparare a pesare le parole è fondamentale – dicono – ed è quanto abbiamo voluto proporre quest’oggi, in una ottica di integrazione e di accoglienza del diverso. Ora riprendiamo le nostre attività per la branca Esploratori, in attesa del prossimo raduno nazionale”.


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