Voleva bruciare un cumulo di sterpaglie ma non ha calcolato bene i rischi, forse anche a causa della giovane età. Le fiamme lo hanno travolto ferendolo in maniera grave, tanto da condurlo alla morte dopo alcuni giorni di ricovero. Si è spento ieri all’ospedale Cannizzaro di Catania Daniele Merlino, 12enne di Palazzolo Acreide, che il 6 ottobre scorso, armato di accendino e bottiglietta con liquido infiammabile, è andato in campagna per liberarsi di quel cumulo di sterpi che già aveva provato a incendiare senza riuscirci per via della pioggia.
Quel pomeriggio, però il fuoco è partito, alto, ma per un ritorno di fiamma probabilmente, le fiamme lo hanno raggiunto. Daniele non ha potuto evitarle ma, con prontezza, è riuscito a spegnerle immergendosi in un fusto pieno d’acqua.
Immediatamente soccorso e trasportato al Cannizzaro, per via della gravità delle ustioni, sin dal primo momento il ragazzino ha risposto bene alle cure, dando subito speranza di piena guarigione. Ieri il triste epilogo a causa di una complicazione che gli ha fermato improvvisamente il cuore.
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