Il Consiglio di Canicattini Bagni ha approvato a maggioranza il rendiconto finanziario 2018

Approvati all’unanimità gli adeguamenti dei costi di costruzione e gli oneri di urbanizzazione

Il Consiglio comunale di Canicattini Bagni ha approvato all’unanimità, nella seduta di ieri sera, gli adeguamenti Istat al costo unitario di costruzione per le concessioni edilizie e gli oneri di urbanizzazione, oltre all’adempimento annuale relativo alla razionalizzazione delle partecipazioni pubbliche e, con il solo voto degli otto consiglieri di maggioranza, il rendiconto finanziario 2018 già sottoposto a diffida del Commissario regionale.

Ad aprire i lavori il presidente Paolo Amenta, presenti anche i dirigenti del settore Finanziario, Emanuela Amato, e di quello Tecnico, Geometra Capo Giuseppe Carpinteri. Il primo punto posto in discussione è stato quello relativo alle comunicazioni del sindaco e del presidente.

A prendere la parola è stata il sindaco Marilena Miceli per informare i presenti che il Ministero dell’Interno ha approvato e finanziato, attraverso il Pon “Legalità” 2014-2020, il progetto di 499.580,50 euro presentato dal Comune di Canicattini Bagni per la manutenzione straordinaria, valorizzazione,  recupero, adeguamento e miglioramento del Palazzetto dello Sport e dell’area esterna degli impianti sportivi di via Solferino, dov’è ubicata la Palestra comunale.

Il progetto, denominato “Sport e integrazione”, è stato ritenuto in linea con gli obiettivi dell’avviso pubblico di dare nuovo impulso allo sviluppo economico e alla coesione sociale nelle regioni del meridione, ad iniziare dalle azioni di accoglienza ed inclusione dei migranti, e Canicattini Bagni su questo fronte ospita due Sprar e un Centro per minori extracomunitari non accompagnati.

La seconda comunicazione è arrivata dal presidente Paola Amenta, anche nel suo ruolo di Vice Presidente di AnciSicilia, per rendere noto che in mattinata a Palermo, a Villa Niscemi, si era tenuta la riunione del Consiglio regionale di AnciSicilia per affrontare lo spinoso problema delle difficoltà economico finanziarie degli Enti Locali, aggravati dal recente giudizio di parifica del rendiconto generale della Regione Siciliana per il 2018, che ha fatto emergere una situazione finanziaria ancora più grave di quello che si potesse pensare.

Un quadro desolante quello che emerge, ha sottolineato il Presidente Amenta, che impone che vi sia col governo regionale un confronto franco sugli impegni finanziari già assunti dalla Regione per il 2019, sulla costruzione del bilancio regionale 2020, sugli interventi in favore degli Enti Locali e su un proficuo impiego dei fondi comunitari.

Per questo è stata indetta una assemblea straordinaria di tutti i Sindaci e Comuni siciliani per il 27 dicembre nella sala De Seta dei Cantieri culturali alla Zisa a Palermo, alla quale sono stati invitati il Presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, e il Presidente della Regione, Nello Musumeci, la deputazione nazionale eletta in Sicilia e i deputati regionali, con l’obiettivo di concertare proposte adeguate per far fronte alle tante emergenze, tra queste anche la ridotta capacità di riscossione da parte dei Comuni, che limitano pesantemente la qualità dei servizi offerti ai cittadini e alle imprese e che frenano il rilancio economico dei territori.

Nell’invitare il Consiglio comunale di Canicattini Bagni alla partecipazione, il presidente Amenta ha ribadito come, secondo AnciSicilia, sia necessaria ed urgente l’istituzione di una sede stabile di confronto che coinvolga Stato, Regione ed Enti Locali e rappresenti il contesto in cui trovare soluzioni alle tante criticità di ordine economico, finanziario e normativo che hanno determinato nell’Isola un numero superiore ad ogni parte d’Italia di Enti Locali in condizione di dissesto e pre dissesto, oltre ad accrescere le drammatiche problematiche occupazionali per tanti giovani.

Chiuso questo punto all’ordine del giorno, si è così passati al punto riguardante l’adeguamento annuale per il 2020 del costo unitario di costruzione per il calcolo del contributo nella concessione edilizia. Ad illustrarlo l’assessore ai Lavori Pubblici ed Urbanistica, Pietro Savarino, confermando come la tariffa sia soggetta solo agli adeguamenti annuali Istat, passando da 241,09 euro al metro quadro del 2019 a 242,00 euro a mq per il 2020, con una variazione di 0,91 euro mq.

L’adeguamento messo in votazione dal presidente Amenta è stato approvato all’unanimità dei presenti. Il secondo adeguamento Istat ha riguardato invece gli oneri di urbanizzazione che, come definiti in aula sempre dall’assessore Savarino, passano dai 6,44 euro al metro cubo del 2019 ai 6,46 euro mc per il 2020. Anche questo adeguamento è stato approvato all’unanimità dal Consiglio.

Il punto successivo ha riguardato l’adempimento annuale di razionalizzazione periodica delle partecipazioni pubbliche che, come sottolineato dal sindaco Marilena Miceli, sono relative, ed in misura del numero degli abitati solo in società obbligate, come l’Ato Idrico e la SRR rifiuti, e il Consorzio pubblico-privato Gal per lo sviluppo del territorio.

Su questo argomento, annunciando il voto favorevole del suo gruppo “Insieme per Cambiare”, è intervenuto il capogruppo di minoranza Danilo Calabrò per sottolineare come il Comune di Canicattini Bagni detenga in effetti solo quote minime in queste società, anche se, a suo dire, la partecipazione al Gal non è obbligatoria per cui l’invito in un prossimo futuro a rivedere e a razionalizzare queste scelte. Votato il punto è stato approvato all’unanimità.

Subito dopo ad essere posto in discussione è stato il rendiconto della gestione esercizio finanziario 2018, per cui è stato nominato il Commissario regionale che ha provveduto a diffidare il Consiglio per arrivare entro 30 giorni alla sua approvazione, cosa che è avvenuta nella seduta di ieri sera, martedì 17 Dicembre, con gli 8 voti favorevoli della maggioranza e 4 voti contrari della minoranza.

Approvazione che è stata preceduta da un lungo dibattito dopo la relazione del Sindaco Marilena Miceli. Il Sindaco ha ricordato come il rendiconto sia stato approvato lo scorso 2 Dicembre dalla Giunta, ottenendo il parere favorevole dei Revisori dei Conti.

Un rendiconto 2018 che in linea di massima, ha rimarcato il Sindaco Miceli, si discosta poco dal Bilancio di Previsione 2018 approvato il 15 Ottobre 2018.

Appare superfluo evidenziare – ha ribadito il sindaco – le innumerevoli difficoltà riscontrate nella gestione dello stesso a seguito dei ritardi del governo regionale, forse poco attento ai problemi deli enti territoriali siciliani e alle precarie condizioni di cassa in cui versa questo Comune. Nonostante le problematiche fin qui esposte, questa compagine amministrativa ha gestito con oculatezza le risorse di bilancio, utilizzando le stesse, prioritariamente, per il bene della collettività e garantendo a quest’ultima un livello dignitoso dei servizi erogati. È stato pertanto rispettato il pareggio di bilancio e il rendiconto si chiude con un avanzo di amministrazione complessivo pari a 1.222.628,37 euro interamente vincolato. La copertura dei servizi a domanda individuale è stata pari al 19,70%. Il servizio Tari è stato coperto per il 100% e l’ente non è strutturalmente deficitario”.

All’intervento del Sindaco ha fatto seguito quello del Capogruppo di minoranza, Danilo Calabrò, per fare rilevare, innanzitutto, il forte ritardo, rispetto alla scadenza naturale di Aprile, con il quale il rendiconto approda in Consiglio.

Una consuetudine per questa Amministrazione anche per quanto riguarda il previsionale – ha aggiunto Calabrò – rispetto ai Comuni dell’Unione, nonostante gli impegni assunti ogni anno. Quest’anno poi addirittura si approva il rendiconto 2018 alla fine del 2019 e con la diffida del Commissario della cui nomina e presenza avremmo gradito sapere e di cui non c’è traccia neanche sul sito istituzionale dell’Ente”.

Il dibattito, che ha visto gli interventi della dirigente del Servizio Finanziario, Emanuela Amato, dell’assessore Pietro Savarino, del sindaco Miceli e del consigliere Sebastiano Garro, e le numerose precisazioni da parte del presidente Paolo Amenta per riportare chiarezza sull’argomento, si è poi incentrato sul sollecito all’amministrazione comunale avanzato nella loro relazione dai Revisori dei Conti, tra l’altro assenti durante la seduta, affinché si incrementi la capacità di riscossione dei tributi, tenendo in debito conto i tempi di prescrizione.

La ridotta capacità di recuperare i tributi che sono stati evasi – ha ribadito il Capogruppo Calabrò – accrescono chiaramente le difficoltà finanziarie del Comune, per cui da questi banchi stimoliamo l’Amministrazione  affinché per il futuro individui meccanismi di recupero di queste somme che sono consistenti, evitando che diventino inesigibili. Mi dispiace che stasera non c’è nessuno del Collegio dei Revisori dei Conti perché avrei voluto fare qualche domanda in merito ad alcune considerazioni riportate nella loro relazione”.

A Calabrò, così come al suo collega di gruppo Sebastiano Garro che chiedeva cosa fosse stato fatto per recuperare i tributi, ha risposto il sindaco Marilena Miceli, rassicurando che sono state avviate tutte le procedure previste, ad iniziare dagli accertamenti, individuando, in particolare, gli evasori totali, risultanze che si è provveduto a notificare per evitare le prescrizioni, ed iniziando dal nuovo anno la fase del recupero anche coattivo delle somme.

E mentre il Calabrò annunciava il voto contrario del gruppo all’approvazione del rendiconto 2018, al contrario il suo collega Capogruppo di “Sviluppo e Futuro”, Sebastiano Gazzara, nel sottolineare il voto favorevole della maggioranza al rendiconto 2018, non mancava di far rilevare come gli stessi revisori dei Conti abbiano preso atto dell’avvio delle misure di riscossione da parte dell’Amministrazione e della regolarità delle procedure adottate nella gestione finanziaria 2018, garantendo servizi ai cittadini e la funzionalità dell’Ente, sottraendolo, soprattutto, al contrario di tanti altri Comuni, il dissesto o pre-dissesto.

Il punto messo ai voti veniva così approvato con gli 8 voti favorevoli della maggioranza e i 4 voti contrari della minoranza. Non essendo previsto altro punto all’ordine del giorno, il Presidente Paolo Amenta dopo aver formulato ai presenti gli auguri di buon Natale e felice anno nuovo, dichiarava chiusa la seduta.

 


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