Il racconto degli Iblei sul palco del cluster Biomediterraneo ad Expo 2015 mescola le narrazioni dei luoghi, le tipicità dei prodotti della terra e la musica del cantautore Carlo Muratori, che interpreta le canzoni della tradizione popolare siciliana coinvolgendo il pubblico.
Lo chef Andrea Alì di “Sapori montani”, che anche quest’anno (è il 15esimo) si è aggiudicato la prestigiosa chiocciola di Slow Food che premia le migliori osterie d’Italia, ha preparato un risotto con la ricotta fresca, il finocchietto selvatico ed un tocco insolito che aromatizza il piatto: una sfera di distillato di miele degli Iblei.
Il palinsesto curato dal Gal Natiblei ha dato spazio alle proprietà dell’arancia rossa di Sicilia, tipica dell’area a sud est dell’Etna, che contiene una maggiore quantità di antocianina, una preziosa sostanza che è capace di combattere l’ossidazione dei radicali liberi. Responsabile il gene Ruby, che fa sì che le arance diventino rosse, ma solo se esposte a temperature rigide. Altra tipicità dovuta ad un vulcano spento, monte Lauro, sono quelle dell’oliva tonda iblea, che si trova nell’area di Buccheri e deve la categoria “fruttato intenso” (un odore che somiglia a quello di un pomodoro verde condito in insalata) al terreno vulcanico su cui crescono gli olivi.
Protagonisti dello show cooking del pomeriggio due giovanissimi cuochi che hanno coronato il sogno di cucinare ad Expo grazie al concorso “Terra matta”, ideato dal Consorzio Chiaramonte, che ha visto in gara gli allievi degli istituti alberghieri siciliani. Il piatto ideato da Riccardo Romano e Giovanni La Terra Pirrè, i “cappelli montanari”, esalta il sapore della salsiccia di Chiaramonte, la farina di Monterosso Almo e la fava cottoia, presidio Slow Food dell’area di Modica.
Sul palco del cluster anche un brano di “A piedi nudi” un progetto dedicato a Rosa Balistreri di Alessia Arena, canta-attrice di origini catanesi, che canta e suona pentole, setacci e utensili da cucina.
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