La consulta delle associazioni datoriali di categoria chiedono di rivedere l’iter istitutivo del Parco Nazionale degli Iblei

La Consulta sostiene fermamente l’idea che la salvaguardia e la valorizzazione del territorio debba innescare occasioni e processi virtuosi di sviluppo sostenibile attraverso il reale coinvolgimento di tutti i soggetti interessati

La Consulta della associazioni datoriali di categoria (Agci, Casartigiani, Cna, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti, Confindustria, Copagri, Sicilia Impresa) sostiene fermamente l’idea che la salvaguardia e la valorizzazione del territorio debba innescare occasioni e processi virtuosi di sviluppo sostenibile attraverso il reale coinvolgimento di tutti i soggetti interessati da strumenti importanti come l’istituendo Parco Nazionale degli Iblei.

“La mancata condivisione degli atti relativi all’istituzione dell’area protetta – si legge in una nota – non ha garantito infatti la debita informazione in ordine all’oggetto della pianificazione, una partecipazione consapevole e fattiva al procedimento istitutivo e non ha permesso l’elaborazione di eventuali osservazioni pertinenti nel procedimento decisionale. La documentazione fin ora resa disponibile risulta sommaria, incompleta ed insufficiente ed ha reso impossibile qualsivoglia valutazione della proposta di perimetrazione e di zonizzazione del Parco”.

Queste importanti criticità emergono in modo forte e chiaro dalla quasi totalità degli stakeholders territoriali che al fine di poter predisporre le proprie argomentate osservazioni, hanno chiesto a gran voce di voler rendere pubblico ogni opportuno documento o cartografia a supporto che evidenzi gli studi conoscitivi e tecno scientifici che determinano e giustificano l’estensione del Parco, una dettagliata valutazione degli effetti dell’istituzione dell’area protetta sul territorio ed il piano di gestione economico finanziario dell’istituendo Ente Parco.

È evidente – aggiungono le associazioni – che la prosecuzione del processo di istituzione del Parco si pone in assoluta contrapposizione anche con l’assenza di una valutazione degli effetti dell’istituzione dell’area protetta dal punto di vista socio-economico sulle realtà imprenditoriali operanti nel territorio, oltre ad essere in totale controtendenza con gli orientamenti nazionali di semplificazione burocratica costituendo un ulteriore ente sovraordinato alle amministrazioni locali, l’Ente Parco, con il compito di coordinare non solo le loro politiche ambientali ma anche urbanistiche. Per tali motivazioni la Consulta delle associazioni datoriali di categoria stante l’assenza della necessaria analisi territoriale dell’area da destinare a protezione, della valutazione degli effetti dell’istituzione dell’area protetta sul territorio, nonché in mancanza di adeguate e definite coperture finanziarie, e per quant’altro prima evidenziato, chiedono a tutti gli organi competenti di sospendere, o comunque di rivedere interamente l’iter istitutivo del cosiddetto Parco Nazionale degli Iblei, al fine di poter consentire l’avvio di un ampio, consapevole e aggiornato processo di concertazione e partecipazione attiva fra le istituzioni coinvolte, le associazioni di categoria e gli altri stakeholders territoriali”.

Ciò alla luce anche delle risultanze della recente riunione avuta dai sindaci dei territori coinvolti dalla perimetrazione del parco con l’assessore regionale del territorio e dell’ambiente, Salvatore Cordaro, il quale si è mostrato sensibile alle istanze avanzate e disponibile a intraprendere un percorso condiviso.


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