Museo sotto le stelle, sfilata storica, torneo a coppie con asini: giochi, sagre, musica, folklore e tradizioni a Canicattini Bagni

L’appuntamento con la cultura e le tradizioni popolari siciliane che da giugno a settembre accompagna i canicattinesi ed i suoi otto quartieri con sagre gastronomiche, giochi, eventi folkloristici ed escursioni negli Iblei, alla festa del Patrono, San Michele Arcangelo, del 29 settembre

Tutto pronto a Canicattini Bagni per le manifestazioni che ogni anno caratterizzano il Palio di San Michele, l’appuntamento con la cultura e le tradizioni popolari siciliane che da giugno a settembre accompagna i canicattinesi ed i suoi otto Quartieri (Balatazza, Matrice, Pizzu Muru, Priuolu, San Giovanni, Santuzzu, Vadduni, Vigna ri Serrantinu), con sagre gastronomiche, giochi, eventi folkloristici ed escursioni negli Iblei, alla festa del Patrono, San Michele Arcangelo, del 29 settembre.

Giunto alla 34° edizione, l’evento promosso dal Comitato dei quartieri e dal Comune di Canicattini Bagni, è patrocinato dall’assessorato regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, e può vantare la collaborazione del tessuto associativo ed imprenditoriale della città e del territorio, tra questi l’Ippodromo del Mediterraneo, l’emittente Tele Star, l’Associazione Aditus in Rupe, archeologici dediti allo studio e alla valorizzazione dell’Altopiano Ibleo, il Museo Civico Tempo, i Gruppi del Volontariato canicattinese e tanti altri.

Un’azione di coinvolgimento, attraverso i vari Quartieri, che entusiasma ed unisce generazioni di canicattinesi che, nel contendersi il Palio (lo scorso anno vinto dopo 30 anni dal Quartiere “San Giovanni”), nel contempo, lavorano per valorizzare e salvaguardare le proprie radici culturali e popolari, con la Sfilata storica e il Museo sotto le Stelle, rappresentando e ricostruendo, nel cuore del centro storico, gli usi e i costumi della Canicattini Bagni di fine ‘800 inizio ‘900.

«Un momento per difendere e custodire la propria memoria storica e le tradizioni della comunità – afferma il Sindaco Marilena Miceli – per tramandarle alle generazioni più giovani e a quelle future. Un patrimonio culturale che oltre a riaffermare l’identità della cultura siciliana, arricchendola della devozione per il Santo Patrono San Michele, rappresenta un pezzo importante del progetto di sviluppo sostenibile che ci siamo intestati in quest’ultimo decennio, assieme ai beni culturali, l’archeologia dei luoghi, le eccellenze gastronomiche e le produzioni agroalimentari di un territorio di pregio qual è quello Ibleo, al centro del quale è Canicattini Bagni».

Come sempre il clou delle manifestazioni, con le voci di Principe Giank (Giancarlo Cultrera) e Patrizia Tidona, si avrà con il Museo sotto le Stelle, la Sfilata storica e il “Torneo a coppie con asini” in via Vittorio Emanuele, che rappresenta la competizione madre ambita da tutti gli otto Quartieri, e che lo scorso anno ha visto trionfare il quartiere Priuolu con l’asina Lucia, montata dal giovane fantino Paolo Ficara, protagonista, nel Maggio scorso, della Corsa Mondiale su asini al Palio Internazionale del Casale di Camposano (NA), dove la delegazione del Comune di Canicattini Bagni ha partecipato per il sesto anno in rappresentanza della regione Sicilia.

E proprio alcune delegazioni delle altre regioni d’Italia, conosciute nel corso di questa lunga esperienza, saranno ospiti del Palio di Canicattini Bagni, partecipando alla Sfilata Storica: “I Tarantuli” di Gasperina (Calabria); “Palio delle Contrade” di Allumiere (Lazio); e il “Palio di San Rocco” di Montemitro (Molise).

Dopo i primi giochi tra Quartieri con il 6° Torneo dei Quartieri di Calcio a 5, che si è svolto a Giugno, il 18 Luglio, al Residence Eucalyptus sarà la volta del 4° “Torneo dei Giochi acquatici” con tanto di “Sagra della carne di bufala”.

Inoltre, il 31 agosto e 1 settembre dalle 21 alle 23 “I Pani Votivi”, con l’esposizione dei pani rituali e laboratorio. Il pane bianco, con forme richiamanti i simboli cristiani, era riservato ai giorni di festa. Il capofamiglia lo spezzava e con una popolare benedizione lo distribuiva ai commensali, rammentando le devozioni tanto care al popolo. Le forme più comuni erano “l’ucciddi ri Santa Lucia”, a “cuddura i San Paolo”, “i minnuzzi i Sant’Aita” e “i cuddureddi i Sant’Antonio”..


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