Omicidio di Canicattini Bagni: “schizofrenico”, la difesa di Paolo Cugno punta sull’infermità mentale

L'avvocato Titta Rizza ha prodotto una cartella clinica di un precedente Trattamento sanitario obbligatorio e la perizia del consulente tecnico di parte in cui, Michele Lo Magro, da cui sarebbero emersa la "schizofrenia" del giovane

La difesa di Paolo Cugno, l’operaio di 27 anni accusato dell’omicidio della compagna ventenne Laura Petrolito di Canicattini Bagni, intende dimostrare che il ragazzo soffre di gravi problemi psichici. L’avvocato Titta Rizza ha prodotto una cartella clinica di un precedente Trattamento sanitario obbligatorio e la perizia del consulente tecnico di parte in cui, Michele Lo Magro, da cui sarebbero emersa la “schizofrenia” del giovane.

Secondo il medico legale, che aveva eseguito l’ispezione cadaverica, Laura è stata colpita al collo e al torace almeno 16 volte, tanti colpi individuati dal perito nel corso dell’esame autoptico, anche se sarebbero molte di più le ferite, alcune causate probabilmente dal tentativo di occultare il cadavere all’interno di un pozzo artesiano.

Il Gip Andrea Migneco aveva autorizzato la perizia psichiatrica per Paolo, per accertare se al momento dell’omicidio fosse capace di intendere e di volere, su richiesta della difesa del ventisettenne e nonostante il parere negativo del Pm. Il giudice ha quindi nominato un ctu che il prossimo mese inizierà le operazioni peritali in carcere ed entro il 13 giugno dovrà consegnare le consulenze tecniche. A questo punto, quindi, gli avvocati difensori puntano sull’infermità mentale dell’imputato.


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