Tutti soddisfatti dalla riunione di ieri a Palermo durante la discussione sul nuovo ospedale di Siracusa. Dalla Regione è arrivato l’invito all’Asp a valutare la possibilità di affidarsi a un consulente esterno per verificare la fattibilità del progetto nell’area al momento scelta, quella della Pizzuta, e i Comuni della zona montana sono fiduciosi.
“Mi ritengo più che soddisfatto dell’incontro e di tutti i chiarimenti forniti dal governo Regionale – dice il sindaco di Buccheri, Alessandro Caiazzo – che si è posto con estremo garbo e spirito di collaborazione, nel comune intento di dotare la provincia di Siracusa di una struttura che sia all’altezza delle future sfide sanitarie; rispetto all’ubicazione del nuovo ospedale, è apparso chiaro che occorre approfondire gli aspetti tecnici e progettuali e che solo all’esito di tali verifiche, il Consiglio comunale di Siracusa potrà essere messo nelle condizioni di decidere serenamente e compiutamente rispetto alla corretta individuazione dell’area idonea ad accogliere la struttura”.
Sulla stessa lunghezza d’onda il primo cittadino di Sortino, Vincenzo Parlato: “finalmente si rimette in discussione l’ubicazione del nuovo ospedale tenendo conto anche della distanza che i cittadini della zona montana devono percorrere per poter raggiungere il nuovo nosocomio”.
Occhi puntati soprattutto sulla rete ospedaliera, invece, per il sindaco di Ferla Michelangelo Giansiracusa: “ritengo che aver, di fatto, confermato una sanità che prevede un dea di primo livello e non di secondo livello, (nonostante l’approvazione di un ordine del giorno di Forza Italia all’Ars) sia un grave danno per la nostra provincia. Mi auguro che le rassicurazioni del Governo in tal senso siano mantenute da fatti concreti. Durante il mio intervento ho sottolineato come già nel 2015 la conferenza dei sindaci sulla rete ospedaliera aveva espresso parere negativo, e solo per senso di responsabilità in seconda battuta fu espresso parere favorevole per garantire l’assunzione di medici e paramedici. Saremo vigili rispetto agli impegni del Governo. Circa la localizzazione dell’area, la mia posizione è nota da tempo. Un ospedale da respiro provinciale non può essere allocato all’interno della cintura urbana”.
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