Subito un grande successo di pubblico e tanti applausi per l’apertura ufficiale del settimo torneo “Valle degli Iblei – Città di Palazzolo Acreide”, con Totò Schillaci a Peppe Mascara che, ieri pomeriggio, hanno inaugurato la manifestazione organizzata dal Palazzolo dando vita a una gara di tre tempi ricca di giocate e di gol spettacolari.
A deliziare la platea dello “Scrofani Salustro” e i tanti bambini trepidanti a bordo campo sono stati soprattutto i due calciatori, che, nella tanto attesa gara tra “vecchie glorie” (dopo le foto di rito e l’infinita serie di autografi firmati dall’eroe delle “notti magiche”), hanno giocato insieme all’ex allenatore del Palazzolo Gaspare Cacciola, allo storico bomber Calogero La Vaccara e a Carlo Roccasalva con Aldo La Rosa e Paolo Petrolito tra i pali. In campo la formazione in maglia gialloverde ha avuto la meglio per 8 reti a 6 su quella in maglia bianca composta dall’attuale capitano del Palazzolo Gigi Calabrese, da Maurizio Cappellani, Sebastiano Rizza, Angelo Toscano, Peppe Matarazzo, Mattia Velasco, Marco Petrolito e dal talentuoso portiere Giuseppe Ficara.
Il torneo, a cui in tutto stanno partecipando ben 36 squadre, è iniziato con le gare dei pulcini “primo anno” e degli esordienti. Tra i Pulcini a chiudere la fase eliminatoria al primo posto è stato il Sortino, che ha preceduto l’Erg Siracusa, il Palazzolo ed il Kasmene Comiso. Le relative semifinali vedranno sfidarsi la seconda e terza classificata del girone, e, poi, la prima e la quarta, con le due vincenti che si giocheranno la vittoria finale. Tra gli esordienti, invece, il girone A ha visto il Palazzolo chiudere in testa davanti al Meta Sport mentre oggi pomeriggio si avrà la griglia definitiva del girone B; le terze e quarte classificate del girone A, poi, affronteranno in un triangolare la terza del girone B dando vita alla fase finale trofeo “Hr Impianti”.
Oggi, intanto, sono in programma anche le partite delle squadre dei gironi dei pulcini misti (classe 2005-2006), mentre domattina si svolgeranno le finali di pulcini e piccoli amici. Nel pomeriggio, poi, ci saranno le finali della categoria esordienti e le premiazioni di tutte le squadre: a effettuarle saranno il patron del Palazzolo Graziano Cutrufo e il direttore generale Gigi Calabrese. Fondamentale, nell’organizzazione della kermesse palazzolese, si sta rivelando il contributo fornito dai responsabili e dai tecnici del settore giovanile della società iblea, Peppe Matarazzo, Nello Velasco, Marco Lanza, Sebastiano Di Domenico, Salvo Garfì, Seby Genovese, Corrado Ferlisi e Vincenzo Genovese, che, insieme alla preziosa collaborazione di Gigi Calabrese, Stefano Frassetto e a Rosadea Angelico, sono riusciti a dar vita a una manifestazione che si è aperta sotto i migliori auspici.
Tornando all’inaugurazione di ieri, dopo i saluti del primo cittadino Carlo Scibetta e dei dirigenti del Palazzolo, hanno fatto davvero un gran bene a tutto l’ambiente le parole di Schillaci e di Mascara. “Il grande affetto di questi bambini e l’impegno del presidente del Palazzolo rappresentano già una vittoria per questa manifestazione, – ha sottolineato Totò Schillaci circondato da tantissimi ragazzini – so bene cosa vuol dire insegnare questo sport perché anch’io ho una scuola e per questo motivo è importante riuscire a trasferire ai bambini tutto ciò che noi giocatori abbiamo appreso. Può essere un modo – ha aggiunto – per dare loro la possibilità di avere un futuro oltre che aiutarli a crescere e a socializzare. Il calcio, in tal senso, va inteso come scuola di vita e la passione e l’ingenuità di questi bambini rappresentano i sentimenti più veri, freschi e genuini da cui si deve partire. I giovani, poi, non dimentichiamolo, – ha concluso – sono un serbatoio per le prime squadre ed in quest’ottica è ancora più importante costruire e programmare”.
Anche Mascara, parlando delle scuole calcio, ha posto l’accento sulla funzione educativa sottolineando l’importanza del ruolo degli allenatori. “Fino a qualche decennio fa l’unico modo per divertirsi era una palla, – ha detto – adesso, invece, i tempi sono cambiati ed in giro, soprattutto nelle strade e nei quartieri cittadini, purtroppo si gioca sempre meno. Bisogna quindi fare uno sforzo per sfruttare al massimo le strutture già esistenti realizzandone delle nuove ed educando i ragazzini a giocare a calcio in maniera più serena possibile. In tutto ciò, però, non bisogna strafare, – ha aggiunto – sia dal punto di vista delle famiglie che da quello degli stessi tecnici, il cui lavoro diventa sempre più bello ma anche più delicato”.
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