Inizierà lunedì 8 gennaio la seconda edizione del concorso “Chi differenzia ci guadagna” promosso dal Comune di Palazzolo Acreide per incentivare la raccolta differenziata dei rifiuti, incrementarne la percentuale e migliorarne la qualità. Ai vincitori verrà riconosciuto un premio sotto forma di bonus economico utilizzabile per l’acquisto di generi alimentari e/o elettrodomestici in una delle attività locali convenzionate.
Il concorso si svolgerà dall’8 gennaio al 30 aprile e vi possono partecipare tutti i cittadini residenti, iscritti alla banca dati Tari, ad esclusione delle utenze non domestiche, cioè le ditte, gli artigiani, le società, gli esercizi commerciali.
Le modalità del concorso non variano: infatti gli utenti potranno conferire i rifiuti all’Ufficio Ambiente di via della Solidarietà, tutti i giorni dal lunedì al sabato dalle 8,30 alle 12,30 e dalle 15 alle 19.
Basta essere muniti di tessera sanitaria e di documento di riconoscimento. L’ operatore dell’ufficio ambiente provvederà a caricare l’utente, la tipologia e il peso del rifiuto nella piattaforma online (http://www.ecoportal.it/palazzoloacreide/), a cui l’utente potrà registrarsi per controllare il peso e i rifiuti conferiti.
I rifiuti che potranno essere conferiti all’Ufficio Ambiente sono gli imballaggi di carta e cartone, di plastica, di vetro, contenitori in acciaio e alluminio, rifiuti e apparecchiature elettriche ed elettroniche (computer, frigoriferi, televisori, lavatrici ecc.), imballaggi di legno, frazione organica, mobilio.
Ai primi sei utenti che conferiranno il maggior quantitativo di rifiuti riciclabili verranno poi assegnati dei bonus economici: per il primo classificato sarà di 200 euro, per il secondo 150 euro, per il terzo 100, per il quarto 80, per il quinto 60, per il sesto 40.
“La scorsa settimana abbiamo premiato i vincitori della prima edizione del concorso – sottolinea il sindaco Carlo Scibetta – e come avevamo preannunciato abbiamo predisposto la seconda edizione. Non è un dovere, né un obbligo, ma una opportunità. Ogni famiglia è chiamata a fare la propria parte, perché i rifiuti siano considerati non più un problema, ma una risorsa”.
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