La devozione e la storia della Madonna del Soccorso al centro della conferenza di Luisa Santoro. Durante l’incontro organizzato da Lorenzo Macauda, che da qualche anno si occupa di organizzare la festa nel piccolo e antico quartiere del Soccorso, alla presenza del sindaco e del parroco don Randazzo, la storica Luisa Santoro ha trattato inizialmente dell’origine del culto della Madonna del Soccorso, nato a Palermo nella chiesa di Sant’Agostino. Qui si narra di tre miracoli, il più importante dei quali riguarda un padre teologo ed eccellente predicatore chiamato Nicolò Bruno Priore del Convento di Sant’Agostino il quale, essendo tormentato da gravissimi dolori, spesse volte si raccomandava a una immagine della Santissima Vergine e la pregava che in quel disperato male la soccorresse.
Una notte la Madre della Pietà comparve in sogno al priore e liberandolo dal dolore e indicandogli la via da seguire: “voglio che insegni i fedeli che invochino me per l’innanzi, in questa medesima Immagine, sotto il nome del Soccorso”.
La Santoro si è poi soffermato sulla festa a Palazzolo Acreide, dove la devozione non deriva da un miracolo ma dal fatto che un agostiniano ne portò il culto. Dai documenti dell’archivio della chiesa Madre si apprende, infatti, che era stata istituita la congregazione della Madonna del Soccorso, la quale si occupava di solennizzare la festa. Dal 1623 il sacerdote don Pietro Ferrante donava ai congregati del Soccorso delle elemosine per solennizzare la festa la penultima domenica di agosto. Dal 16 agosto al 15 settembre, quindi, venivano raccolte le elemosine. Poiché don Ferrante dava delle elemosine per i poveri sia il Mercoledì santo che durante la festa, Santoro auspicava il rispristino di quest’usanza.
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