“Quando un’amministrazione non riesce ad agire in modo virtuoso ed efficace, nell’ottica del miglioramento della quotidianità della comunità che amministra, e non riesce né a programmare né tantomeno a ideare un percorso di sviluppo, ha solamente una alternativa plausibile davanti a sè: dimettersi”. Il circolo de “Il Megafono – Palazzolo Capitale degli Iblei”, per bocca del proprio presidente, Luca Bongiovanni, già candidato sindaco alle passate elezioni amministrative, analizza un anno di amministrazione Scibetta.
“Assistiamo ormai costantemente – afferma Bongiovanni – a proclami entusiastici a mezzo stampa delle attività di questa amministrazione, ma francamente, a parte i proclami, gli autoencomi e gli autoincensamenti, alla fine sul campo resta poco e niente, nulla di efficace, nulla di risolutivo, pochissime idee e la solita lamentazione circa la carenza di fondi. Alla fine a pagare sono i cittadini, e ai palazzolesi resterà solo una pesante tassazione e le solite promesse, nell’assenza reale di una programmazione per lo sviluppo di questo paese. In effetti, a parte il sentir parlare di Frigomacello e promesse futuribili di sviluppo in tutte le salse possibili, tutto il resto è tabula rasa”.
Bongiovanni comprende le difficoltà economiche dell’ente e la crisi strutturale, “ma quando si fanno solo pochi chilometri e si trovano realtà diverse e distanti anni luce dalla situazione che vive Palazzolo – sottolinea – il problema è solo uno: carenza di idee, carenza di metodo, carenza di programmazione oppure tutte e tre le cose insieme. La situazione sta diventando insostenibile.L ’esempio ultimo e lampante è questa estate palazzolese: quando sono i cittadini a doversi sbracciare per fare qualcosa, perché l’alternativa al non fare dell’amministrazione significa morire economicamente, il segnale è abbastanza chiaro purtroppo”.
“In definitiva – conclude Bongiovanni – lasciare che un paese possa trovare una nuova dimensione sociale, culturale, amministrativa ed economica sarebbe un atto dovuto per qualunque amministratore, un atto d’amore per lasciare che il paese torni a vivere. Palazzolo ha bisogna di programmare il proprio futuro e deve farlo ora. Quindi se non c’è speranza che questa tendenza cambi e che questa amministrazione porti finalmente risultati tangibili e non proclami, l’alternativa a Palazzolo sono le dimissioni di questa amministrazione”.
Duro nelle sue valutazioni anche il consigliere comunale Salvatore Cappellani, segretario del circolo: “In consiglio comunale si accusa la Regione Sicilia come causa della carenza di fondi e si è richiesto a noi del Megafono, all’opposizione in consiglio, di interessarci per reperire fondi, cosa che non sta né in cielo né in terra. A dire il vero l’impressione ormai palese è che l’interesse dei pochi ormai superi di gran lunga l’interesse della collettività ed è il cittadino l’unico a pagarne le conseguenze. O si cambia metodo radicalmente o le dimissione di sindaco e assessori sono l’unica strada percorribile”.
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