In Consiglio comunale si sono riaccesi i riflettori sulla questione dell’impianto di compostaggio in contrada Case Bianche. Un impianto, nato per lo stoccaggio di rifiuti non pericolosi, tra cui plastica e cartone ma che in realtà, come ha spiegato il sindaco Carlo Scibetta, è ormai diventato un impianto di compostaggio, vista l’abbondante mole di fanghi trattati.
Durante il consiglio comunale il presidente del consiglio Antonio Sigona ha ripercorso tutte le tappe dell’iter burocratico che ha portato all’apertura e messa in funzione dell’impianto. Sull’impianto di rifiuti non pericolosi e gestito da una ditta di Augusta. “Approvare e condividere le attività compiute fino ad oggi dall’amministrazione per tutelare, pur nel rispetto della libera iniziativa economica nel territorio e dei lavoratori interessati, il superiore interesse pubblico dell’ente e dell’intera Comunità palazzolese rappresentata al rispetto delle normative generali e regolamentari in materia urbanistica e ambientale”. È questa la parte finale dell’ordine del giorno, che è stato proposto e letto dal presidente del Consiglio comunale Antonio Sigona nella seduta di mercoldì sera del Consiglio comunale a Palazzolo.
La proposta che è passata con i voti dei consiglieri di maggioranza e con l’astensione di quelli dell’opposizione, aveva come argomento valutazioni sulle iniziative poste in essere dall’Amministrazione nei confronti della ditta Eco Ambiente Srl, autorizzata in forma semplificata a svolgere attività di trattamento di rifiuti non pericolosi nell’impianto di Palazzolo Acreide, in contrada Casa Bianca e richiesta di indirizzo politico. “Con questo atto – ha sottolineato il presidente Sigona – abbiamo voluto sancire il principio del rispetto delle norme da parte di tutti, dei lavoratori interessati e dei ciittadini palazzolesi, senza voler accusare nessuno ma cercando di ottenere l’applicazione delle norme urbanistiche e ambientali”. Un documento quindi per mettere a conoscenza la comunità di ciò che si sta verificando da mesi. Tra l’altro in questi giorni si è anche costitutito un comitato spontaneo di cittadini con lo scopo di salvaguardare il territorio e il bene comune”.
Sull’argomento, duro intervento dell’opposizione che in Consiglio comunale ha dichiarato espressamente come la pensa: “Autorità giudiziarie e ricorso all’Anac – spiegano i consiglieri del gruppo d’opposizione – per valutare eventuali irregolarità di natura burocratico amministrativa e politica. Se non ostacolati da diversivi e lungaggini, sono le uniche soluzioni per riportare serenità e salubrità a tutto il territorio palazzolese, non solo a Casa Bianca“.
L’opposizione non ha inoltre condiviso l’ordine del giorno della maggioranza sulle iniziative da intraprendere, tra i quali il ricorso al Tar contro l’autorizzazione rilasciata dal Libero consorzio e nel frattempo alcuni cittadini si sono organizzati in un comitato affiggendo per le vie cittadine un manifesto informativo sulla vicenda che, come ha affermato il presidente Sigona, coinvolge tutta la cittadinanza e non solo gli abitanti della zona.
Maurizio Aiello
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