Un consiglio comunale all’insegna dei conti quello che si è svolto nella sala verde del palazzo di città. Un argomento difficile, ma tra quelli forse più importanti che fotografano chiaramente la situazione dell’ente di piazza del popolo e rispecchia quella di tanti comuni siciliani. Una circostanza che inciderà sulle casse del comune di Palazzolo nelle prossime manovre finanziarie.
A tenere banco l’articolo 3 del decreto legislativo 118 sulle modalità di ripiano del disavanzo generato dalla deliberazione di accertamento straordinario dei residui dell’anno 2015: in parole povere è emerso un disavanzo corposo, generato spesso da mancate entrate dovute a tasse non pagate dai cittadini all’ente: le voci più corpose sono servizio idrico e nettezza urbana. L’ente adesso dovrà avviare un piano per recuperare queste somme.
Varie le ipotesi per il recupero delle tasse non pagate, con l’opposizione sfavorevole a un piano di recupero spalmato in più anni e critica alle politiche messe in campo negli anni passati per evitare questi problemi finanziari. Ancora tempi duri per i bilanci comunali, che si allineano a quelli dei bilanci di tante altre amministrazioni locali, ad eccezione di pochi comuni virtuosi, chiamato a sacrifici che spesso incidono anche troppo sulla qualità e sulla quantità dei servizi offerti ai cittadini.
E sulle somme da recuperare bisogna anche confrontarsi con una crisi senza precedenti e con il fatto che tra queste ci sono molte famiglie bisognose, quelle che non riescono a pagare l’affitto e quelle che non riescono a pagare le bollette delle utenze . Da notare l’assenza dei cittadini tra il pubblico sempre meno numeroso: argomenti importanti che, salvo il Godot della situazione, segneranno probabilmente le generazioni future, meriterebbero sicuramente maggiore attenzione. Le sedie dell’aula consiliare però, ad ogni consiglio, restano quasi del tutto vuote.
Maurizio Aiello
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