Palazzolo Acreide, “La luce dell’onestà” in mostra a Palazzo Cappellani

Il Museo archeologico ospitato nel palazzo Cappellani a Palazzolo Acreide accoglierà dal 12 febbraio al 30 marzo, la mostra “La luce dell’onestà”, mostra di tesori archeologici dai sequestri delle Fiamme Gialle, nata dalla sinergia tra la Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Siracusa e la Guardia di Finanza di Siracusa.

Palazzolo diventa così la prima tappa del percorso itinerante tra i comuni del territorio siracusano, così come annunciato dalla Sovrintendente Rosalba Panvini. La mostra, infatti, è stata già allestita nella sala Caravaggio della Sovrintendenza di Siracusa, riscuotendo un grande successo di pubblico. L’esposizione racchiuderà, in un apposito allestimento realizzato al pianterreno del Museo Archeologico di via Gaetano Italia, un centinaio di preziosi reperti archeologici, come monete, ceramiche e vasi, che sono stati sequestrati dalle Fiamme gialle ai tombaroli, in oltre cinquant’anni di attività in difesa del territorio. Un patrimonio quindi che appartiene a tutti, tesori che una volta recuperati, riacquistano la loro identità, tornano alla luce, recuperano la loro memoria perduta e la loro cultura.

Sarà poi l’occasione per riaffermare il principio della legalità valorizzando quei tesori della Sicilia orientale che altrimenti sarebbero stati dimenticati. “Siamo onorati – afferma il sindaco Carlo Scibetta – di essere stati individuati dal sovrintendente Rosalba Panvini per la prossima tappa della mostra itinerante “La luce dell’onestà“ subito dopo l’allestimento a Siracusa, a conferma della collaborazione avviata da tempo tra il Comune di Palazzolo e la Sovrintendenza ai Beni Culturali e Ambientali di Siracusa e dell’importanza di continuare a trasmettere ai nostri giovani la cultura della legalità. Questa mostra andrà così ad arricchire il ricco patrimonio di reperti della collezione Judica ospitato a palazzo Cappellani. Inoltre sarà l’occasione per visitare anche il Museo dei Viaggiatori e il Museo Antonino Uccello e, per le nuove generazioni, di riscoprire una parte dell’archeologia della nostra terra”.

Secondo il Soprintendente Rosalba Panvini, “L’evento costituisce un momento significativo dell’attività di tutela, didattica e di valorizzazione del patrimonio culturale. I reperti esposti fanno parte dei recuperi della Guardia di Finanza, che erano conservati nei magazzini della Soprintendenza; si è voluto far emergere il valore dell’attività di tutela, valorizzando gli oggetti sottratti al mercato antiquario e presentati al pubblico per far capire l’importanza del proprio patrimonio ricchissimo e di pregio che rischia, una volta sottratto dalle aree archeologiche, di finire al fuori dei confini dell’Italia”.

L’evento è di grande attualità – asserisce il Comandante Provinciale della Guardia di Finanza di Siracusa, Colonnello Antonino Spampinato – in quanto si attesta il convincimento della tutela del patrimonio archeologico innovando la strategia della valorizzazione; parliamo di una mostra che diventa itinerante dopo l’esordio siracusano, un’iniziativa che rende protagonisti i giovani, l’efficienza delle Istituzioni ed il bene archeologico, patrimonio universale. Se pensiamo che in tutto questo c’è la Guardia di Finanza, ci rende orgogliosi”.

L’esposizione verrà inaugurata venerdì 12 febbraio alle 11 nella Sala dell’Aquila Verde del Municipio di Palazzolo. Saranno presenti la sovrintendente Rosalba Panvini, il comandante provinciale della Guardia di Finanza Colonnello Antonio Spampinato, il Prefetto Armando Gradone, il Sindaco Carlo Scibetta. Dopo il saluto ci si sposterà a palazzo Cappellani per l’apertura della mostra. I reperti si potranno ammirare tutti i giorni ai seguenti orari: lunedì dalle 14 alle 18,30; dal martedì al sabato dalle 9 alle 18,30; la domenica dalle 14 alle 18,30.


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