Palazzolo Acreide, Il plesso Vaccaro diventerà scuola di teatro

L'istituto nazionale del dramma antico ha già inoltrato richiesta al Miur

La Giunta comunale appena insediata di Palazzolo Acreide ha da subito dato il via al dialogo con l’Inda, la prestigiosa fondazione del dramma antico di Siracusa, per condividere insieme lo spazio del plesso Vaccaro.

Per il complesso Vaccaro – afferma il sindaco Gallo  – abbiamo un’idea molto ambiziosa che sta già andando avanti fin dal primo giorno dell’insediamento di questa nuova amministrazione ed è l’apertura della scuola del teatro classico della fondazione Inda, cosi come era stato previsto anche nel progetto originale della struttura, che diventerà sede del corso e collegamento ideale con il Festival del teatro classico dei giovani che si svolge a maggio a Palazzolo”.

Nel frattempo l’Inda ha già presentato istanza al Miur e il corso a breve potrebbe diventare realtà. “Un progetto d’eccellenza – continua il sindaco Gallo –  che abbiamo in mente e che grazie alla  disponibilità dell’Inda vogliamo portare avanti perché  porterebbe tanti ragazzi a studiare a Palazzolo e a conoscere la nostra meravigliosa realtà culturale e sociale“.

Va chiarito – commenta Paolo Giansiracusa, membro del Cda della fondazione Inda –  che l’obiettivo funzionale del prestigioso immobile non è mai stato quello espositivo, bensì quello di ospitare attività teatrali e di formazione allo spettacolo classico connesse all’Istituto Nazionale del Dramma Antico. In tal senso ricordo che Palazzolo Acreide è inserita nello Statuto della Fondazione Inda per il Festival Internazionale Giovanile del Teatro Classico e per le attività dell’Accademia del Dramma Antico. Le manifestazioni che annualmente, senza alcun onere per l’amministrazione civica, la Fondazione Inda attuano nel parco archeologico acrense richiedono una sede stabile per la preparazione degli spettacoli, per le necessità organizzative, per la didattica della Scuola di Recitazione. Ciò è noto da tempo ed è per tale ragione che, a conclusione delle operazioni di restauro, sarebbe stato opportuno contattare la Presidenza dell’Inda al fine della concessione dei locali”.


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