Grande entusiasmo ha destato a Palazzolo l’inconsueto presepio esegetico intitolato “La Tradizione nel segno della Pace – Non è costui il carpentiere, il figlio di Maria?” realizzato dal Gruppo Scout Palazzolo A.1 e visitabile fino a domenica 19 Gennaio presso la chiesa del Convento dei Cappuccini.
L’opera, nata dalla riflessione del passo del Vangelo che ha ispirato il titolo, ed in modo particolare sul tema del “lavoro”, si presenta come un efficace connubio tra la realizzazione tradizionale del presepio domestico, nella sua originaria semplicità francescana, con l’approfondimento dei Vangeli dell’Infanzia: il mirabile risultato è un lavoro che, attraverso un appropriato linguaggio simbolico tipico del metodo scout, emoziona lo spettatore attento e lo invita ad intraprendere un viaggio catartico alla riscoperta del mistero dell’Incarnazione.
Sorprende, tra i simboli adottati, la contestualizzazione della scena all’alba.
Lo spettatore si trova collocato a Nord del paesaggio ed è da questo punto cardinale che comincia il sentiero che campeggia al centro della rappresentazione: se chiaro è l’invito a sentirsi parte del mistero natalizio, facile è identificarsi con i personaggi che si scorgono intenti ai lavori più vari, finanche ai soldati. Tutti concorrono egualmente non solo a rappresentare la quotidianità, ma a sottolineare l’assoluto silenzio nel quale il Cristo si è incarnato.
Ma non solo: la sapiente collocazione delle fonti luminose e del grande corso d’acqua, le scene dell’annunzio ai pastori riferitoci dall’evangelista Luca, dell’assedio della Giudea e del viaggio dei Magi orientali desumibili dal racconto di Matteo, la voluta lontananza del centro urbano sono alcune delle principali simbologie adottate per realizzare questo presepio, modesta fonte di ispirazione per approfondire in chiave sempre nuova il mistero del Natale del Cristo.
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