Il diktat di Crocetta è chiaro: rilanciare la differenziata e superare le emergenze in tutti i comuni, altrimenti al via sanzioni e richiami, commissari nei Comuni che non rispettano gli standard minimi per la raccolta differenziata e cinque piccoli termovalorizzatori.
L’ultimo annuncio di Crocetta, per una materia che non conosce ormai certezze, risale alla fine di maggio. Nel frattempo se piccoli comuni come Ferla sono ormai una realtà nel virtuosismo della sostenibilità ambientale, altri dovranno, per forza, attrezzarsi per seguirla. E’ il caso di Palazzolo, che come tanti comuni, nei prossimi mesi dovrà gestire “in house” la raccolta differenziata. Il prossimo trenta giugno infatti, scadrà la proroga con il consorzio Prosat di Siracusa per il servizio di raccolta differenziata dei rifiuti solidi urbani.
In questo caso l’amministrazione comunale ha deciso, nella more dell’operatività dell’Aro Valle dell’Anapo, di gestire con mezzi e personale proprio il servizio di raccolta con il sistema “porta a porta”. Tra le tante cose per attrezzarsi è stato già dispostol’impianto dove conferire le frazioni merceologiche di rifiuti che dovrebbe essere quello della Ecomac a Siracusa, autorizzato dalla provincia regionale nel 2014. Nell’impianto saranno conferiti gli imballaggi di carta e cartone, plastica e metallici.
Si inizia cosi ad assemblare la lunga e difficoltosa catena della raccolta differenziata che per funzionare dovrà puntare sulla sensibilizzazione dell’utenza che a tutti i livelli, in quasi tutti i comuni della Sicilia, spesso è stata carente o assente.
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