Il bando pubblico per l’installazione e gestione delle Case dell’Acqua a Palazzolo è stato ritirato a seguito di alcune segnalazioni per delle presunte imprecisioni nel bando. A spiegarne il motivo è il consigliere comunale di opposizione Salvatore Cappellani. “Il bando – spiega – fa riferimento in premessa al “Regolamento disciplinante l’installazione dei chioschi” nel quale sono evidenziati solo i luoghi ove poter installare le “Case dell’Acqua”, mantenendo però, per le stesse, il medesimo disciplinare riferibile ai chioschi, senza alcuna specifica ulteriore.”
“Se tale Regolamento – continua Cappellani- prevede che per tutto il territorio comunale ogni soggetto non potrà avere più di una concessione o locazione e che lo stesso soggetto può presentare una sola istanza a concorrere per l’assegnazione di un solo posteggio, come si può mai pensare di mettere a bando due o più postazioni?”
“Il medesimo Regolamento – ancora il consigliere di opposizione – prevede che sono ammessi a partecipare alle procedure di affidamento tutte le persone sia fisiche che giuridiche comprese Associazioni, Cooperative e Fondazioni in possesso dei requisiti d’ordine generale. E invece cosa troviamo nel bando pubblico per le Case dell’Acqua? Tutte questa categorie sono escluse a favore delle sole Ditte in possesso di iscrizione alla camera di commercio, Industria e Artigianato per le attività oggetto della concessione”
Infine il consigliere critica anche il fatto che fra i criteri di assegnazione del punteggio del bando pubblico si trovi anche che le ditte che hanno già installato altre Case dell’Acqua in altri Comuni ricevono come un “bonus”di punteggio rispetto ad altre Ditte.
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