Palazzolo Acreide ricorda Pippo Fava nel giorno del novantesimo compleanno

Martedì Palazzolo Acreide ricorderà Giuseppe Fava nel novantesimo anniversario della sua nascita. Giuseppe Fava è un palazzolese doc, nato il 15 settembre 1925 da due maestri di scuola elementare.

Nel ’43 si trasferisce a Catania dove si laurea in giurisprudenza per poi diventare giornalista professionista due anni dopo. Nel 1956 viene assunto dall’Espresso sera e ne diventa il caporedattore fino al 1980 anno in cui gli viene preferito un altro giornalista perché considerato ‘più governabile’ rispetto a lui. In questi anni inizia a occuparsi di teatro, cinema e letteratura e poi a Roma anche di radio. Intanto scrive la sceneggiatura di ‘Palermo or Wolfsburg’ per il film di Werner Schroeter tratto dal suo terzo romanzo ‘Passione di Michele’ che nell’80 vince l’Orso d’Oro di Berlino.

Gli anni più intensi della sua vita da cronista li ha trascorsi alla guida dei “Siciliani”, giornale di informazione e commento rivolto all’intera isola e, più in generale, al mezzogiorno, che raggiunse subito le 10.000 copie di venduto fin quando venne ucciso a colpi di pistola, in un agguato, la sera del 5 gennaio 1984 a Catania. Per onorare la sua memoria martedì alle 20,30 a San Paolo, nel suo quartiere, dove amava tornare, si incontreranno Elena Fava, presidente Fondazione Fava e Paolo Caligiore, coordinatore provinciale antiracket. Modererà l’incontro Sebastiano Infantino. Leggeranno i brani di Giuseppe Fava e Rosalba Cannavò i giovani Ginevra Alibrio e Laura Scrofani. Dopo il dibattito, omaggio al cinema di Giuseppe Fava con Clowns del teatro antico ovvero il Miles siciliano con Tuccio Musumeci, Turi Scalia, Concita Vasques, Stefania Bifano, Marta Bifano.

I personaggi del “Miles gloriosus” di Plauto riadattati in cinque scene ambientate fra una violenta eruzione dell’Etna, il teatro greco di Palazzolo Acreide e Catania . La seconda pellicola “Il tempo, la bellezza, il silenzio “è interpretata da Orazio Torrisi, Cettina Bonaffini, Silvana Lo Giudice. La musica classica, la natura, la recitazione, la danza caratterizzano le immagini di questa originale commistione di teatro e televisione che riflette la vocazione drammaturgica di Fava e lascia trapelare il suo amore per la propria terra d’origine.

(Nella foto, Fava durante una ripresa nei pressi del quartiere San Paolo. Fonte: Paraparlando.it)

Maurizio Aiello
 


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