Palazzolo Acreide, si è svolto giovedì alla casa museo “Le Notti di Cibele. II festival del mito e dalla classicità”

All’interno del Museo etno-antropologico, i soci dell’associazione Archeoclub d’Italia – Palazzolo Acreide hanno offerto delle visite guidate, spiegando e accompagnando gli ospiti all’interno delle sale

Si è tenuto giovedì scorso alla Casa Museo Antonino Uccello uno dei momenti salienti della manifestazione “Le Notti di Cibele. II festival del mito e dalla classicità”, promosso dall’assessorato comunale e dall’assessorato regionale al Turismo e Beni Culturali, dal Polo museale di Siracusa per i siti e i musei archeologici – museo Paolo Orsi, il Polo Regionale di Siracusa per i siti culturali – Museo Bellomo, l’Istituto Studi Acrensi, l’Accademia d’Arte del Dramma Antico, Archeoclub d’Italia e il Cpia di Siracusa.

All’interno del Museo etno-antropologico, i soci dell’associazione Archeoclub d’Italia – Palazzolo Acreide hanno offerto delle visite guidate, spiegando e accompagnando gli ospiti all’interno delle sale della Casa Museo, illustrando le funzioni pratico-culturali dei manufatti raccolti al suo interno, nonché alcuni aneddoti legati alla vita di Antonino Uccello e alla genesi della Casa Museo stessa.

In un secondo momento si è proiettato il corto realizzato da Rosario Acquaviva, dal titolo “Santoni e santi. Grano e Pane”, incentrato sulla continuità storica del culto della dea Madre, che giunge fino ai giorni nostri, nelle varie rappresentazioni folkloristiche e rituali dei vari paesi della Sicilia, così come dimostrato dai riti legati alla festa di San Paolo, che hanno nelle spighe di grano e nel pane benedetto, dei simboli di vita e di ritorno ad essa.

Interessante e ricco di spunti anche l’intervento di Laura Carracchia, archeologa e collaboratrice del museo, riguardo molti aspetti del mito e della Sicilia, vera culla di questi aspetti magici, non solo nel mondo greco, ma che affondano le loro radici all’Età Paleolitica.

Ha concluso la giornata Lorenzo Guzzardi che si è unito a Cancemi nei ringraziamenti a tutti i partecipanti, giudicando altamente positiva la collaborazione con Archeoclub, con cui spera si possa instaurare un rapporto lungo e prospero, ricordando che oggi non solo l’archeologia è importante, ma ad essa devono essere associati altri campi di studio, come l’antropologia e l’etnografia.


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