Un passo a due degli allievi dell’Accademia Nazionale di Danza ha aperto questa mattina il Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani giunto quest’anno alla sua XVIII edizione e che, per la sua specificità e per lo sforzo organizzativo, si conferma il più importante appuntamento di teatro giovanile al mondo. Nel magico scenario del teatro greco di Palazzolo Acreide, i due giovani danzatori Lucrezia Serafini e Giacomo Luci hanno interpretato un pas de deux tratto dallo Schiaccianoci di Čajkovskij, aprendo e chiudendo la giornata inaugurale del Festival che quest’anno prevede 27 giornate di spettacoli. I primi giovani attori ad esibirsi sono stati gli studenti del liceo di Messini (Grecia) che hanno messo in scena Ifigenia in Tauride di Euripide.
A dare il benvenuto ai giovani ospiti internazionali il sindaco di Palazzolo Acreide, Carlo Scibetta che ha sottolineato i numeri del XVIII Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani: 93 scuole provenienti da 10 Paesi in rappresentanza di 3 continenti con alcune novità che testimoniano la crescita dell’evento. “Quest’anno abbiamo per la prima volta una rappresentanza dell’Africa centrale con la partecipazione di una scuola proveniente dalla Tanzania – ha detto Scibetta – ed i confini del Festival sono sempre più lontani grazie alla presenza degli studenti dell’Università Federale della Siberia. A dimostrazione della costante crescita sia in quantità che in qualità”.
E sempre in questa stagione il Festival raggiunge anche il traguardo dell’edizione più lunga: 27 giorni di programmazione, fino al 4 giugno, quando calcheranno la scena del teatro greco di Palazzolo Acreide gli allievi dell’Accademia d’Arte del Dramma Antico che chiuderanno la rassegna con lo spettacolo Il Canto dei Vinti. I Paesi partecipanti sono dunque, oltre l’Italia, il Belgio, la Lituania, la Grecia, la Tanzania, la Repubblica Ceca, la Spagna, la Francia, la Germania e la Russia. E per il prossimo anno – ha anticipato il sindaco Scibetta – potrebbe arrivare una rappresentanza dagli Stati Uniti d’America.
L’impianto scenico anche quest’anno è stato curato dall’artista siracusano Toni Fanciullo.
Ricordiamo che la manifestazione è promossa, gestita e finanziata dall’Istituto Nazionale del Dramma Antico Fondazione onlus, che persegue così una delle sue finalità istituzionali: sensibilizzare i giovani e le scuole alla tradizione della cultura classica saggiando i vari livelli del “fare teatro”, dalla traduzione alla messa in scena, dalla riflessione critica alla frequentazione del Ciclo di Spettacoli Classici, presenti con continuità dal 1914 al Teatro greco di Siracusa. A curare la complessa macchina organizzativa del Festival Internazionale del Teatro Classico dei Giovani, Sebastiano Aglianò con la preziosa collaborazione di Raffaele Cravano.
“Il Festival è un esempio di coerente progetto culturale, effettuato in un arco di tempo limitato e in un medesimo luogo, interamente a spese della Fondazione, protagonisti il pensiero occidentale (motore vivo della contemporaneità) e l’universo degli adolescenti – ricorda il sovrintendente Inda, Fernando Balestra – un progetto culturale che prevede inoltre la partecipazione attiva di ogni gruppo scolastico alla complessa macchina degli Spettacoli Classici a Siracusa, attraverso l’agenda di incontri con i registi e gli interpreti coinvolti nella stagione in corso”.
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