Palazzolo, Corsino celebra 150 anni di storia e fa rinascere la “Fontana” di piazza della Guardia con acqua depurata

L’idea è stata dunque quella di erogare al pubblico un’acqua osmotizzata e purificata tramite lampade UV, secondo moderni processi, in grado di restituire un’acqua potabile a costo zero per gli utenti

In occasione del 150° anniversario di fondazione l’Antica Pasticceria Corsino ha pubblicato il volume Il Caffè Corsino a Palazzolo Acreide. La vita dolce di un’impresa storica, di Luigi Lombardo, con l’impegno di devolvere il ricavato della vendita del libro nella realizzazione di un’opera d’arte che fosse al servizio della Comunità palazzolese. Tale opera è stata individuata in una “Fontana” pubblica, che riprendesse l’antica Fontana pubblica della Piazza della Guardia (oggi Piazza Pretura) e insieme lanciasse e realizzasse l’idea di un’acqua depurata da mettere a disposizione del pubblico e di quanti di essa vorranno servirsi. Appuntamento domenica alle 16,30 nella sala verde al Palazzo di città e alle 18 inaugurazione in piazza Pretura.

L’idea è stata dunque quella di erogare al pubblico un’acqua osmotizzata e purificata tramite lampade UV, secondo moderni processi, in grado di restituire un’acqua potabile a costo zero per gli utenti.

L’ottimo successo del libro e la ferma volontà della ditta Corsino di adire comunque il progetto per un’acqua e una fontana “Bene Comune”, all’insegna del motto Più acqua e meno plastica, hanno determinato la Ditta Corsino ad accelerare i tempi e a presentare all’attenzione degli enti preposti alla tutela e alla valorizzazione della nostra città (Comune e Soprintendenza ai Beni Culturali) un progetto tutto sommato semplice e di scarso o inesistente impatto sui luoghi, che pone al centro l’utilità sociale per una Comunità di un’opera, dalla quale non può che trarne benefici.

La scultura che adorna la Fontana, realizzata dai fratelli Alibrio (Salvo e Federico), insieme a Vanessa Bonino sviluppa il mito dell’acqua, elemento femminile per eccellenza, simbolo di purezza e di vita feconda.

L’opera realizzata in pietra calcarea locale, è composta da due elementi: il primo è la ninfa delle acque, che sottolinea il profondo legame dell’acqua e della terra (elemento femminile); il secondo è il globo lunare che cattura i raggi del sole (elemento maschile) e vivifica l’acqua con la luce del giorno. Lo stesso effetto si avrà con le notti di luna piena, dove il globo richiamerà la “casta” luce lunare e si illuminerà di luce naturale.

I miti sono nati per illustrare, narrare le storie delle divinità, che rappresentano le forze della natura, gli elementi primordiali, le forze della generazione vitale. L’acqua è, come il fuoco, l’aria, la terra, interessata a miti e leggende come quella delle sacre Ninfe delle acque venerate nelle balze dirimpetto la città greca di Akrai, sulle coste a pendio sopra la Valle dell’Anapo, laddove ha le sue scaturigini il fiume del mito: l’Anapo, il fiume che entra nel mito di Alfeo e Aretusa, il fiume “invisibile”, che qui nasce, per riversarsi nella palude di Syraka [da cui Siracusa]. Qui una variante del mito narra l’amore di Anapo per Aretusa, a sottolineare il profondo legame tra la madrepatria e l’amata colonia di Akrai, nota per il suo clima e per le sue acque, alcune delle quali termali, tanto che una località a ovest della città greca porta ancora oggi il nome di contrada delle “Acque Sante”. Questo a conferma che dalla religione pagana il Cristianesimo ha assorbito il culto delle acque di purificazione: le acque lustrali del Battesimo in Cristo.

Se il “monumento” traccerà un percorso mitopoietico, legato ai miti e alla poetica dell’acqua, realizzerà al contempo, nel suo piccolo, un’antica aspirazione del popolo: l’acqua bene comune, l’acqua “corrente” da bere, che sembra una ovvietà, ma che, oggi, è un problema, data la dubbia qualità delle acque dei rubinetti. L’erogatore distribuirà perciò acqua da bere senza ulteriori filtraggi, un’acqua che sgorga pura, come se uscisse dalle falde e dalle sorgenti dei monti Iblei: l’acqua cara alle ninfe che vi si bagnavano. Tutto questo avrebbe un immediato e quantizzabile effetto sulla “produzione” di plastica da riciclare, riducendone considerevolmente la quantità. Più acqua e meno plastica, dunque, più acqua da bere e meno spreco di materie plastiche inquinanti, in tema con le ultime campagne mondiali in difesa della Terra.

L’Antica pasticceria Corsino, erede del Caffè Corsino, vuole offrire a titolo gratuito quest’opera alla città, e lo vuole fare senza enfasi, ma legandolo a un avvenimento che si spera possa essere un appuntamento annuale per la nostra città: il simposio della pietra bianca di Palazzolo, a petra i ntagghiu, conosciuta e apprezzata. Proprio per questo motivo, gli artisti intaglieranno, a titolo gratuito, la scultura in diretta a partire dai primi giorni del mese di giugno. Nella speranza che questa possa diventare una manifestazione da poter organizzare ogni anno in occasione del 21 giugno solstizio d’estate, che quest’anno coinciderà con l’inaugurazione della fontana e della scultura dei fratelli Alibrio.

 


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