Il maltempo che ha colpito la provincia aretusea ha avuta un’intensità straordinaria, con la comunità colpita su più fronti e su larga parte della provincia, tra la zona nord e quella montana. Chiusa la Strada statale 124 “Siracusana” a Siracusa, per allagamento al km 114,200 e la SS 114.
Molti gli interventi effettuati anche dai Carabinieri del Comando Provinciale di Siracusa. I Comuni della zona montana dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”, hanno chiesto alla regione Siciliana il riconoscimento dello stato di calamità per gli ingenti danni provocati dalle forti piogge di questi giorni che si sono abbattute sul territorio.
“Il personale è già sul luogo per fare un primo monitoraggio e una stima dei danni – dichiara l’assessore per l’Agricoltura Edy Bandiera – a seguito del violento nubifragio che ha flagellato la provincia di Siracusa, Catania e Ragusa nelle ultime ore. Siamo a stretto contatto con i Capi del Genio Civile, anche in relazione all’avvenuto straripamento di fiumi, che hanno altresì arrecato grave nocumento alla viabilità rurale e alle aziende agricole. Continuiamo a vigilare affinché si possano contenere i danni e dare il pronto e doveroso supporto e sostegno alla popolazione coinvolta. Ho già dato mandato agli Uffici per predisporre gli atti finalizzati al riconoscimento dello stato di calamità”.
La parlamentare regionale Rossana Cannata ha presentato al Dipartimento regionale delle Infrastrutture, della Mobilità e dei Trasporti, un primo report sulle criticità in cui versano le strade provinciali e statali della provincia di Siracusa, che in questi ultimi giorni soprattutto sono rese impraticabili anche a causa dal maltempo e sostiene il riconoscimento dello stato di calamità naturale a favore delle comunità della zona Montana, della zona nord di Siracusa e di tutte le altre zone colpite dalle perturbazioni. Nello specifico l’elenco presentato riguarda le seguenti strade: Sp 114 (ex Ss114 Augusta-Siracusa), Sp 16 Lentini-Scordia), Sp12, Sp4 (Avola – Avola Antica) , Sp15 (Noto-Avola), Sp59 (Avola – Calabernardo), Sp 95 (Villasmundo-Carlentini), Sp 32 (Carlentini-Pedagaggi), Sp12 (Cassibile-Floridia), Sp26 (Pachino-Rosolini), Sp6 ed Sp8 (Pachino-Portopalo) e Ss114 Avola-Siracusa.
“Come si nota – spiega Rossana Cannata – l’urgenza d’intervento interessa, da Nord a Sud, quasi tutto il comparto stradale provinciale, un comparto che versa in condizioni di assoluto degrado, messo in ginocchio anche dalle insistenti piogge degli ultimi giorni e in cui la sicurezza stradale è altamente compromessa, infatti negli anni vi sono stati innumerevoli incidenti stradali, spesso anche mortali. Queste strade rappresentano sia importanti snodi, sia collegamenti viari di particolare rilevanza economico-turistica del territorio provinciale. Gli interventi dovranno riguardare il consolidamento e il ripristino della sovrastruttura stradale, nonché la realizzazione di eventuali rotatorie, al fine di migliorare la sicurezza stradale e assicurare l’incolumità degli automobilisti”.
Le amministrazioni dei Comuni aderenti all’Unione dei Comuni Valle degli Iblei si accingono a trasmettere alla Regione una richiesta di riconoscimento dello stato di calamità per gli ingenti danni provocati dalle forti piogge che si sono abbattute negli ultimi mesi sul territorio portandolo al collasso idro-geologico. “Le forti piogge di ieri, congiuntamente a quelle già subite nel corso degli ultimi mesi, hanno fatto precipitare la situazione, che è ancora in evoluzione. I danni per adesso sono difficili da quantificare“. Queste le parole del Sindaco del Comune di Cassaro Mirella Garro, che ricopre anche la carica di presidente dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei.
Da stamane decine di cittadini hanno segnalato situazione di criticità e continuano ad arrivare diverse chiamate ai centrali dei 7 Comuni. Tanti i problemi causati sia alle strutture pubbliche sia a quelle private; problemi all’impianto di pubblica illuminazione; agli acquedotti comunali, scantinati allagati, muri di cinta abbattuti; raccolti e colture irrimediabilmente danneggiate; strade di collegamento tra i Comuni inagibili; straripamenti del fiume Anapo lungo il suo percorso.
“Al termine degli accertamenti ancora in itinere – ha proseguito la presidente Garro – sarà preparata una dettagliata relazione con l’elenco e la consistenza dei danni materiali che si sono registrati in tutto il territorio e saranno sollecitati gli interventi più idonei per favorire la ripresa delle normali condizioni di vita delle nostre comunità. Sin dalle prime ore di questa mattina tra i Sindaci dei Comuni aderenti all’Unione (ossia Buccheri, Buscemi, Canicattini Bagni, Cassaro, Ferla, Palazzolo Acreide e Sortino) è stato un continuo susseguirsi di telefonate e contatti per cercare di condividere le azioni da intraprendere per far fronte al più presto e in maniera più efficace ai numerosi disagi che si sono creati. Ancora una volta i sindaci dei Comuni dell’Unione stanno dimostrando compattezza e collaborazione per la risoluzione di problemi che riguardano indistintamente un intero comprensorio. Chiederemo alla Regione il riconoscimento dello stato di calamità naturale”.
Si segnalano sulle strade SP7, SP10, SP40, SP45 la presenza nella carreggiata di fango, detriti e massi. Si raccomanda pertanto la massima prudenza negli spostamenti tra i Comuni della zona montana della provincia di Siracusa.
A Palazzolo Acreide danni nelle contrade fuori dal paese e si sono registrate alcune frane all’interno del centro e al cimitero. Amministratori, tecnici e vigili urbani del Comune di Palazzolo e di Canicattini hanno provveduto a monitorare abitazioni, strutture pubbliche, aree esterne al centro urbano e campagne per riscontrare eventuali danni.
Nel centro abitato di Canicattini, grazie agli interventi sul rischio idrogeologico e di regimentazione delle acque piovane realizzate in questi ultimi anni dalla passata Amministrazione comunale in alcune zone a rischio della città, si sono evitati allagamenti pericolosi per l’incolumità dei cittadini (nel 2015 sono state 10 le schede di intervento sul rischio idrogeologico presentate dall’Ufficio Tecnico alla Regione).Unico problema riscontrato, come segnalato anche da cittadini in alcune zone del centro abitato, è stata la fuoriuscita di acqua torbida dai rubinetti delle abitazioni, dovuta, come hanno evidenziato Amministratori e Tecnici, alle abbondanti piogge che hanno causato piccoli crolli delle pareti delle sorgenti che alimentano l’acquedotto comunale.L’Amministrazione comunale e gli Uffici di competenza, immediatamente intervenuti, assicurano che l’acqua è regolarmente clorata e il fenomeno tenuto sotto controllo.
Il Comune di Ferla sta intervenendo in collaborazione con l’Arma dei Carabinieri, la Protezione Civile, la Prefettura e il Libero Consorzio chiede ai cittadini supporto e collaborazione nel rispetto delle seguenti disposizioni. In collaborazione con il Libero Consorzio si stanno effettuando interventi e ispezioni lungo le carreggiate della Sp 10 ingresso sud di Ferla, pertanto al momento la strada è interdetta al traffico fino a nuove disposizioni al fine di garantire la sicurezza degli automobilisti. La viabilità di alcune contrade comunali tra cui principalmente Campanio è in gravi condizioni pertanto invitiamo i cittadini a non superare i varchi in cui si vieta l’accesso a tali strade. I forti disagi causati dal maltempo hanno creato delle problematiche al funzionamento dell’acquedotto comunale, e al momento non siamo riforniti di acqua nel centro urbano. Sono sul posto tecnici che lavorano alla risoluzione delle criticità.
I cittadini possono rivolgersi in Comune allo sportello segnalazioni per comunicare eventuali danni. Per criticità e supporto, è possibile rivolgersi anche al Comando dei Carabinieri di Ferla che in sinergia con il Comune sta monitorando la situazione di disagio e calamità in corso. I lavoratori che a causa del maltempo, non abbiano potuto recarsi al lavoro possono rivolgersi al Comune di Ferla per compilare un modulo giustificativo dell’assenza. Per oggi è attivo uno sportello dedicato alla cittadinanza e alle imprese nella sede di via Garibaldi piano terra, dalle 15 alle 17.
Dalle 7 di questa mattina invece a Buccheri, il sindaco Alessandro Caiazzo con gli assessori Giaquinta e Dangelo si sono attivati per fronteggiare l’emergenza in atto, così come l’intero Consiglio comunale che ha costantemente monitorato l’intero territorio e segnalato le criticità. È stata attivata la funzione di supporto prevista dal Piano comunale di Protezione Civile e sono state allertate le ditte del Comune di Buccheri che hanno dato la disponibilità di uomini e mezzi a supporto delle risorse comunali. Si è intervenuti prioritariamente nelle principali arterie del centro urbano, colpite da frane e smottamenti, al fine di ripristinare la viabilità primaria. Le vie inizialmente interessate sono state via Vittorio Emanuele, via Pappalardo, via Piersanti Mattarella, via Piave, Fontanelle e Costa Grotte; contemporaneamente siamo intervenuti in via d’urgenza anche sulla SP5 e sulla SP 71 per rimuovere diverse frane che avevano interdetto la viabilità, al fine di consentire ai cittadini di percorrere le 2 arterie.
Effettuati sopralluoghi nei plessi scolastici riscontrando il perfetto stato delle stesse. Nel pomeriggio intervento anche nelle strade rurali interessate da crolli e frane. L’eccezionalità dell’evento impone un controllo di tutto il territorio comunale e per tale ragione l’amministrazione comunale anche ai cittadini di segnalare eventuali criticità che dovessero essere riscontrate nel corso dei prossimi giorni.
A Buscemi le traverse nord e sud della S39 sono state ripulite già in mattinata dal fango e dai detriti che avevano invaso le carreggiata e che impedivano il transito ma c’è il pericolo di caduta massi, più critica la situazione sulla Sp9, interessata da una frana di grossa entità nei pressi del Santuario della Madonna del Bosco, chiusa al transito per motivi di sicurezza. Ancora in fase di accertamento e quantificazione dei danni su tutto il territorio.
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