Un confronto, ma soprattutto un approfondimento, sul tema delle migrazioni, dell’azione di accoglienza e di integrazione, quello che si è tenuto nel pomeriggio di ieri nell’aula consiliare del Comune di Canicattini Bagni, tra gli studenti del Liceo Scientifico “Prof. Michele La Rosa” della città, sezione staccata del Liceo “Leonardo Da Vinci” di Floridia, e i loro colleghi e coetanei del Liceo della Scienze Umane di Leuven, in Belgio.
I due istituti, gemellati in un progetto di scambio, hanno voluto conoscere da vicino il fenomeno dell’immigrazione attraverso le storie e le testimonianze di altri loro coetanei provenienti dal sud del mondo, ospiti delle strutture di accoglienza Casa Aylan, Obioma Canicattini e Obioma Iblei gestite dalla locale impresa sociale Passwork.
Presenti all’incontro, assieme ai docenti della due scuole, il Dirigente scolastico del Liceo Scientifico “Leonardo Da Vinci”, Prof, Marcello Pisani, e il Sindaco di Canicattini Bagni, Dott.ssa Marilena Miceli, il Comune che ospita ed ha promosso in questi anni due Sprar, uno per donne , ed uno per minori stranieri non accompagnati, assieme alla struttura di secondo livello “Casa Aylan”.
“Contenti di ospitare scambi e confronti culturali tra giovani di realtà diverse, soprattutto se europei – ha detto il sindaco Miceli – considerato che nonostante si parli sempre più di Europa unita, ancora oggi siamo di fronte a molte diversità di vedute, dal punto di vista politico e sociale, sul fenomeno dell’immigrazione. Questo non ci ha impedito come Comune di Canicattini Bagni, così come tanti altri Comuni della nostra zona, di mettere in atto il nostro spirito accogliente e di offrire tutto quell’apporto possibile a chi è alla ricerca di un futuro migliore per se e per i propri cari. Abbiamo la consapevolezza e la certezza che un approccio positivo al problema dell’immigrazione rappresenti per tutti noi una risorsa culturale e sociale. Non a caso a Canicattini Bagni, Comune di 7.000 abitanti, abbiamo la presenza di due centri Sprar, uno per donne con fragilità ed un secondo per minori stranieri maschi non accompagnati, oltre al centro di accoglienza, anch’esso per minori stranieri non accompagnati, che è Casa Aylan, tutti perfettamente integrati nella nostra comunità, sia a scuola come nelle attività sociali e sportive”.
“Ringrazio il sindaco di Canicattini Bagni per la sensibilità dimostrata nei progetti di gemellaggio che la nostra scuola sta portando avanti – ha aggiunto il Dirigente scolastico Prof. Pisani -. Un grazie a Passwork con la quale stiamo lavorando e approntando una serie di attività che accrescono la sensibilità di tutti noi e dei nostri studenti verso fenomeni sociali come l’accoglienza e l’inclusione, per la nostra scuola punto prioritario. La diversità per noi è una ricchezza”.
Ad aprire i lavori di questo appuntamento internazionale, ringraziando gli insegnanti e le famiglie che hanno ospitato il gruppo belga, è stato il direttore di “Casa Aylan”, Cesare Salonia, presentando il film “Città Giardino”, di Marco Piccarreda e Gaia Formenti (Elianto Film – 57’) con un cast interamente composto dai ragazzi della struttura di accoglienza canicattinese, tra loro Ahmed El Achemawy e Diallo Baoubacar, entrambi presenti all’incontro.
Il film, realizzato nel 2018, è già stato presentato in vari festival nazionali ed internazionali, tra i quali il Festival dei Diritti Umani di Lugano, il Festival di Mar de Plata in Argentina, e poi passaggi in Francia e nell’est Europa.
Raccolta la storia di sei ragazzi migranti accolti nel centro di accoglienza di Città Giardino, il piccolo centro abitato a ridosso delle ciminiere dell’area industriale siracusana, di fronte al mare, quel mare che hanno attraversato tra mille pericoli.
La loro è una lunga e frustrante attesa aspettando di essere riconosciuti “rifugiati”, lo status che viene concesso dopo una lunga istruttoria a seguito della domanda di protezione internazionale. A rappresentare questo stato d’animo la scelta del regista Marco Piccarreda di filmare i lunghi silenzi, i volti e i corpi dei ragazzi che esausti dall’attesa e dalla personale esperienza, passano molte ore a dormire, rifugiandosi nel sonno per eludere l’umiliazione.
La sospensione della vita è la dimensione poetica del film. Fuggire da un destino, da un paese, dagli affetti per andare incontro ad un nuovo domani, ad un destino nuovo e trovarsi ad osservare la vera realtà mentre ci si confronta con i propri sogni, le proprie speranze, le proprie rappresentazioni, i propri miti dai muri perimetrali di un centro di accoglienza straordinario.
Dopo la proiezione Ahmed El Achemaw, Diallo Baoubacar e Favour, ragazza nigeriana ospite di Obima Canicattini, hanno risposto alle tante domande dei loro coetanei europei. Il viaggio, il distacco dalla famiglia e l’incertezza per il futuro, sono stati gli argomenti più sentiti.
Momento toccante è stato quello della testimonianza di Rousseau, attivista congolese, attualmente ospite a Buccheri con la propria figlioletta nello Sprar “Obioma Iblei”, il progetto di accoglienza diffusa, gestito sempre da Passwork, ed illustrato dal suo coordinatore Andrea Baffo, che vede in sei dei sette Comuni montani del siracusano, famiglie di migranti ospitate in alloggi del tutto autonomi.
Rousseau ha potuto raccontare ai giovani studenti presenti nell’aula consiliare di Canicattini Bagni, le vicende che lo hanno costretto a fuggire dal suo paese con la piccola figlia.
“Quello che abbiamo raccontato e testimoniato – hanno detto in conclusione Cesare Salonia e Andrea Baffo – è il lavoro di relazioni che in questi anni hanno tessuto il Comune di Canicattini Bagni e Passwork per quanto riguarda l’accoglienza e in particolare l’integrazione degli ospiti migranti, costruendo progetti che promuovono benessere sociale e crescita culturale. Oggi si sono confrontati studenti e ragazzi provenienti da varie parti del mondo per parlare dei loro destini, del loro futuro. Dobbiamo continuare sulla strada dell’inclusione e della qualità sociale”.
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