Il Centro Studio Ibleo, in collaborazione con l’INBAR di Siracusa, il Comune di Ferla e l’UNESCO, si sono riuniti, durante la settimana DESS UNESCO (18-24 Novembre 2013), a Ferla per proporre una tavola rotonda comune al fine di valorizzare e mettere in risalto l’immagine del paese Unesco.
La conferenza si è svolta attraverso due momenti principali: dalle ore 9,00 alle ore 10,30 una mostra proiettata ha riguardato le bellezze naturalistiche, archeologiche ed architettoniche del comprensorio Ibleo e dalle 10,30 alle 12,00 una conferenza sul tema L’immagina della città, conoscere per valorizzare cui sono intervenuti il Presidente dell’Unione dei Comuni Valle degli Iblei e Sindaco di Ferla Michelangelo Giansiracusa sottolineando che: «L’Unesco non è una onorificenza, ma una opportunità da cogliere e che ancora stentiamo a fare decollare. In questo percorso la conoscenza delle risorse locali, umane e materiali è un ingrediente fondamentale. Insieme all’Azienda Foreste, all’Assessorato Regionale ai Beni culturali e ai Comuni di Sortino e di Cassaro stiamo lavorando in stretta sinergia per mettere a sistema la fruizione di Pantalica e dell’intera Valle dell’Anapo».
Il presidente dell’INBAR di Siracusa, Massimo Gozzo, ha sottolineato che: «l’iniziativa “percorsi di bioarchitettura tra arte e paesaggio” è nata per far conoscere realtà di straordinario interesse attraverso le associazioni che operano sul territorio. Questi incontri possono offrire utili strumenti per integrare indagini conoscitive con Piani di Azione per le Energie Sostenibili (PAES) a cui la futura progettazione deve guardare, includendo anche siti di maggiore e minore interesse che orbitano attorno al patrimonio UNESCO».
Francesca Pedalino (direttore del dipartimento ambiente INBAR) si è soffermata invece sull’importanza di ricercare e sostenere la bellezza attraverso l’individuazione degli indicatori del benessere «anche attraverso il recupero dei mestieri storici e di specifiche tradizioni culturali locali con il coinvolgendo di scuole, associazioni, gruppi di anziani ed enti produttivi».
Alle presentazioni ufficiali si sono unite le relazioni dell’Arch. Gianluigi Marotta (Centro Studio Ibleo) inerente l’architettura naturale degli Iblei, come il caso dei muri a secco, dei casolari, dei feudi e delle antiche costruzioni Iblee, il Dottore di Ricerca in Scienze Ambientali Angelo Zimmitti (Centro Studio Ibleo) che ha tenuto una relazione sulla biodiversità della R.N.O. “Pantalica, Valle dell’Anapo e Torrente Cava Grande”, sottolineando il valore della diversità biologica sia sotto l’aspetto ecologico sia come risorsa turistica e culturale per il territorio Ibleo e infine Lina Blancato (Centro Studio Ibleo) che ha discusso sulle opportunità che il paese di Ferla ha per la presenza della Necropoli di Pantalica inserita nella World Heritage List mettendo in risalto alcune delle potenzialità del Comune ibleo: le bellezze architettoniche, i siti archeologici minori e le emergenze immateriali, come le tradizioni e il folklore; sostenendo che la ricchezza dei nostri luoghi risiede nell’unità potenziale dell’insieme dei nostri patrimoni, naturali e culturali attraverso una collaborazione sempre più fitta tra Istituzioni, Scuole e Cittadini.
Il bilancio complessivo emerso è che davvero siamo di fronte ad una nuova rinascita dei paesi dell’Unione dei Comuni delle Valle dell’Anapo per mano di giovani che stanno investendo in cultura.
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