L’obiettivo di elevare la percentuale di raccolta differenziata dei Comuni nasce anche dalla necessità di ridurre il costo del deposito in discarica dei rifiuti, il cui tributo viene aumentato proprio per scoraggiare chi non differenzia. Alla base di questo meccanismo, c’è il principio di carattere europeo secondo cui chi inquina deve pagare. Di contro, il comportamento virtuoso della cittadinanza, si traduce in una diminuzione della tassa per lo smaltimento dei rifiuti.
“E’ questo il nodo attorno a cui ruota l’aspettativa disillusa dei cittadini di Solarino – afferma il consigliere comunale Michele Gianni -, che sono i veri protagonisti dei dati positivi legati alla raccolta differenziata, che secondo la ditta appaltatrice del servizio nel Comune di Solarino – l’Agesp Spa, per bocca del referente, Salvatore Stracquadanio – si attesterebbe al 73%. D’altro canto, i solarinesi sono ancora costretti a declinare al tempo futuro gli sconti previsti per l’impegno profuso. Dal punto di vista della riduzione delle tasse, infatti, quelle dell’amministrazione comunale di Solarino rimangono solo delle promesse. Il costo del servizio è addirittura raddoppiato rispetto alla precedente gestione, passando a quasi 120 mila euro che gravano sulle casse del bilancio comunale, ma ciò avrebbe una sua ragion d’essere se a valle di tutto questo percorso ci fosse stata una sensibile riduzione delle tasse per i cittadini di Solarino, i veri protagonisti dei risultati della differenziata. Attendiamo dunque di conoscere dall’amministrazione in carica i risultati ottenuti per le tasche dei concittadini“.
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