Sortino al Centro chiede maggiore attenzione sulle strade urbane e su quelle della zona montana

Sortino al Centro con la seguente nota a firma del Presidente, Nello Bongiovanni, intende porre l’attenzione su un problema che si trascina oramai da un decennio, ossia la viabilità nella zona montana della Provincia aretusea. Destinatari di queste preoccupazioni sono i vari soggetti Istituzionali che si sono succeduti in questi anni.

Tra le tante strade chiuse, quelle impraticabili, quelle con il rischio di trovarti un bovino in mezzo alla strada, quelle dove mancano i minimi sistemi di catarifrangenti e occhi di gatto dove la nebbia la trovi anche d’estate, quelle dove non ti puoi fidare ed affidare alla segnaletica perché prima ti dice che puoi proseguire in quella direzione per raggiungere quel determinato centro, poi dopo qualche chilometro ti dice che non puoi transitare, oppure ci sono delle strade provinciali riaperte senza che abbiano i requisiti di legge per esserlo.

Sappiamo tutti che la Strada Provinciale Sortino –Ficazzi –Ferla nel tratto sottostante la via I° Maggio non è stata ancora dopo circa 10 anni riaperta al traffico veicolare, sono stati fatti dei lavori ma da mesi sono fermi e la strada continua ad essere chiusa, la strada per Carlentini è chiusa, la strada dei Cannizzoli un pericolo costante.

Sortino al Centro inoltre ribadisce il fatto che nemmeno le strade urbane del paese sono in condizioni migliori, anzi il V.le M. Giardino, il C.so Umberto, la Via Regina Margherita, la Via Libertà, Via Risorgimento, Via 1° Maggio, Via Pietro Micca e Via D. D’Aosta, sembrano delle strade di campagna è inutile poi piangere o fare dichiarazioni dopo che succedono tragedie, incidenti o altro ancora, bisogna intervenire tempestivamente, tutti coloro che ricoprono incarichi Istituzionali hanno l’obbligo di migliorare lo stato delle cose”.


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