“La Sagra del Miele per Sortino ha sempre rappresentato una tappa importante dal punto di vista per lo sviluppo economico-turistico del nostro territorio. I nostri amministratori locali, fatta eccezione per qualcuno, hanno sempre sottovalutato questo aspetto e da una attenta è doverosa valutazione non si può fare a meno di constatare purtroppo che anche quest’anno si sono fatti gli stessi errori. Organizzazione, promozione, concorso Grandi Mieli del Mediterraneo, concorso Ape d’Oro, convegni ecc. sono ormai dolci ricordi“. Per Nello Bongiovanni ed Elisabetta Santo di Sortino al Centro, la sagra del miele è in declino.
Ascoltando anche tanti apicultori, i due esponenti politici ritengono che l’evento non ha prodotto un risultato efficiente ed efficace sia in termini di qualità, sia in termini di quantità. La vendita del miele è diminuita almeno del 30% e le cause individuate possono essere tante.
“La mancanza di un’associazione Apicultori e dei suoi organismi interni – sottolineano – La data stabilita sapendo che nello stesso giorno erano in programma altre manifestazioni in altre città; La mancanza totale di pubblicità dell’evento; La mancanza evidente di concertazione, di organizzazione, di confronto tra tutte le parti importanti che aderiscono e che permettano la realizzazione della Sagra del Miele; La decisione di creare la solita unica regia organizzativa vale a dire quella del sindaco e del suo stupendo entourage. Alla luce di quest’ultimo pessimo risultato ribadiamo la necessità in questo momento particolare di unire tutte le grandi potenzialità umane e professionali del Paese, per dare nuove prospettive alle nuove generazioni. Se non si ha la maturità politica di fare questo salto di qualità, dobbiamo essere consapevoli di avere la grande responsabilità di aver tolto in modo definitivo un futuro migliore ai nostri figli“.
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