“Un territorio unico che ha bisogno di una strategia di rilancio e di una visione futura”. È questo il leit motiv del Consiglio generale che la Ust Cisl Ragusa Siracusa ha tenuto ieri a Sortino alla presenza del segretario generale regionale Mimmo Milazzo e dello stesso sindaco del comune siracusano, Vincenzo Parlato.
Uno spaccato della situazione economico-occupazionale, l’ha tracciato il segretario generale della Ust, Paolo Sanzaro, presenti i componenti della segreteria Cettina Raniolo e Antonio Bruno. Un quadro complessivo che, dalla vicenda Eni Versalis, alle ex Province, ai precari dei comuni in dissesto, alla forestazione, alle infrastrutture, ha fornito la situazione reale dell’intera area. “Continuo a essere convinto del grande potenziale di questa parte della Sicilia – ha detto Sanzaro –. Serve, però, un salto di qualità della visione politica complessiva. Serve una programmazione reale per aggredire la crisi e dare nuovo slancio. Ci sono troppe vertenze aperte sul territorio e, contestualmente, iniziative che potrebbero essere avviate per risolverne alcune. Penso agli investimenti nella zona industriale che, grazie al lavoro di questo sindacato nella vicenda Eni Versalis, sono stati confermati. Penso alla possibilità di salvaguardare i posti di lavoro dei dipendenti e dei precari delle ex Province e di alcuni comuni attraverso le proposte tecniche fornite proprio dalla Cisl sulla riduzione della spesa. Guardo agli investimenti possibili, con fondi disponibili, in materia di infrastrutture: dalla rete viaria interna, a quella ferroviaria, all’edilizia scolastica. Una lunga serie di priorità che la Cisl rilancia con forza nonostante il periodo estivo. Continueremo a sedere concretamente ai vari tavoli istituzionali e, da settembre, daremo il via ad una serie di iniziative sul territorio”.
Un dibattito serrato, subito dopo, durante il quale ogni categoria ha offerto ulteriore spunti per delineare azioni condivise e legate, settore per settore, a una economia di scala complessiva. Nell’intervento del leader della Cisl siciliana, i tre punti forti dell’azione sindacale regionale. La vicenda rifiuti, con la richiesta di commissariamento riproposta da Mimmo Milazzo, quella del riordino della forestazione che vive un momento di transizione, quella degli investimenti esistenti e dei progetti mancanti. “Al di là di quelli previsti dal Patto per il sud, ci sono investimenti disponibili – ha sottolineato Milazzo -, la cosa grave è che continuano a mancare i progetti. Servono progetti esecutivi per sbloccare e spendere bene i fondi esistenti. Penso, ad esempio, alla edilizia scolastica; molte scuole hanno seri problemi di agibilità e non si fa nulla, nonostante le possibilità, per porre rimedio. Quello che manca in Sicilia, da parte della politica, è una visione futura chiara e omogenea. Manca per la vicenda dei rifiuti, manca per i 23 mila forestali, per i 18 mila precari degli enti locali, per i 5 mila delle ex Province, per la stessa realtà industriale, per le infrastrutture. Noi abbiamo portato al tavolo del governo regionale le nostre proposte e le nostre soluzioni. Così continuiamo a fare nei territori perché non possiamo più permetterci di perdere tempo”.
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