“Non ci sono pericoli di tenuta sociale o di ordine pubblico che tengano quando di mezzo ci sono così tanti quattrini e così tante persone importanti da accontentare”. Così Nello Bongiovanni di “Sortino al centro” sulla decisione del primo cittadino Vincenzo Parlato, di deliberare, in qualità di sindaco e di presidente dell’Unione dei Comuni “Valle degli Iblei”, l’accettazione definitiva del Piano di riparto nazionale degli immigrati. Anche a Sortino, dunque, saranno accolti degli stranieri come già avviene in altri comuni dell’Unione.
“Così facendo il sindaco non solo ha smentito quanto da lui stesso affermato inizialmente in un video messaggio trasmesso urbi et orbi, ma, cosa ben più grave, si è dimostrato completamente sordo alla volontà più e più volte espressa dalla gran parte della popolazione sortinese – prosegue -. Avevamo voluto ben sperare, in totale buona fede, che i Consigli comunali aperti fossero un modo per ascoltare gli umori della cittadinanza, in realtà ci si è dovuti tristemente rendere conto di come altro non fossero che un modo per dare al sindaco e alla sua amministrazione un “alibi” dietro il quale nascondersi e non ammettere che sin dall’inizio erano propensi ad aderire al Piano di riparto. Il sindaco eviti in maniera assoluta di dire che ha dalla sua la maggioranza dei sortinesi, se ne è così sicuro non abbia paura di indire un referendum consultivo. Resta il fatto che con questa scelta Sortino ha dato il via libera a un meccanismo che non si bloccherà certamente con l’accoglienza di una decina di richiedenti asilo ma che continuerà nei prossimi anni a imporre alla nostra cittadinanza l’arrivo di sempre più persone, al di là di qualsiasi rassicurazione governativa. Non si cerchi di far passare come interessi della cittadinanza quelli che sono interessi di pochi. Siamo certi che il sindaco e la sua squadra si assumeranno, anche in futuro, la paternità e la responsabilità delle loro scelte“.
I migranti saranno in tutto 60 di cui 15 andranno a Palazzolo e Cassaro e gli altri divisi fra Sortino, Ferla, Buscemi e Buccheri.
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