“La sanità siracusana è sempre più spogliata dal governo Musumeci. Abbiamo visionato delibera di giunta che approva la nuova rete ospedaliera, varata dall’assessore Razza e abbiamo scoperto che salta il medico dell’ambulanza di Sortino. Proprio così, l’ambulanza del 118 che prima disponeva di medico a bordo, adesso ne sarà sprovvista e sarà quindi solo un Mezzo di Soccorso di Base. Il governo torni immediatamente sui suoi passi”. A denunciarlo sono i due parlamentari del Movimento 5 Stelle Giorgio Pasqua, deputato regionale Ars e Pino Pisani, senatore della Repubblica, a proposito della rimodulazione della rete sanitaria che vedrebbe penalizzato il Siracusano così come sottolineato nei giorni scordi dal sindaco di Sortino Vincenzo Parlato.
“Sappiamo bene che mettere mano alla rete sanitaria – spiegano i due pentastellati – comporta delle difficoltà, ma quando si disegna il sistema dell’emergenza e urgenza e si deve decidere del destino di milioni di persone assistite dal 118, questa non si può fare con Google Maps, tenendo conto cioè delle sole distanze in linea d’aria. L’ambulanza di Sortino serviva già a coprire la mancanza di altri mezzi di soccorso medicalizzate dell’intera zona, da Carlentini a Melilli da Priolo a Palazzolo Acreide, aree dove il sistema viario non è certamente scorrevole ed efficace. La rete sanitaria varata dall’assessore Razza ha aggiunto ambulanze medicalizzate dove c’è un surplus di assistenza, mentre spoglia Sortino di un presidio fondamentale, quale l’ambulanza medicalizzata che passa quindi da Msa a Msb (Mezzo di soccorso di base). Ci dispiace ricordare all’assessore Razza e al suo presidente Musumeci che proprio pochi giorni fa, un uomo, colpito da infarto, è stato soccorso da un’ambulanza inviatagli sul luogo del malore che proveniva non dall’ospedale di Siracusa, distante appena due chilometri da dove l’uomo si trovava in quel momento, ma addirittura dalla postazione del 118 di Priolo, che non è dotata di medico rianimatore a bordo e che distava ben 15 km. Al presidente Musumeci e alla maggioranza che lo sostiene, contestiamo peraltro l’aver inserito nel documento metodologico completo nella delibera di giunta, uscita già bella e pronta, senza cioè che le opposizioni, noi in testa, potessimo controllare, rendere note e contestare delle scelte assolutamente scriteriate”.
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