Continua il ciclo di conferenze sul Rinascimento e sull’arte in occasione della mostra dell’ Annunciazione a Palazzolo. Domani alle 11 al palazzo di città si svolgerà l’incontro con Roberto Carchiolo sui riflessi della cultura Antonelliana nel patrimonio scultoreo e pittorico della cattedrale di Catania. Sabato invece, in occasione dell’agrimontana spazio all’evento organizzato dalla proloco con Santo Valvo.
Un evento in cui Valvo illustrerà l’arte del Rinascimento, del rapporto tra artista e committente e del famoso “Rinascimento mediterraneo” che vede artisti del calibro di Antonello da Messina e Francesco Laurana, presenti per un cospicuo arco di tempo nel territorio ibleo, lasciare opere d’arte di incomparabile bellezza.
“Ne parleremo – spiega Valvo – in una location d’eccezione, la bellissima chiesa dell’ Annunziata, che ha custodito fino al 1907 L’Annunciazione di Antonello da Messina. Un luogo simbolo del Rinascimento palazzolese. Ma non sarà solo un semplice incontro culturale, ci saranno suoni, luci, colori e immagini che ci proietteranno indietro nel tempo alla conoscenza della grande Arte”.
Ancora incontri sull’arte quindi, per l’ultima settimana di permanenza del quadro dell’ Annunciazione a Palazzolo. Una mostra straordinaria che ha portato a Palazzolo tantissimi i visitatori che hanno raggiunto il comune montano per visitare la mostra. I dati secondo l’ufficio turistico parlano chiaro: da gennaio a fine settembre 2016 si è registrato un totale di 4.309 turisti, di cui 2.026 sono stati gli stranieri, provenienti da diversi paesi dell’Europa, soprattutto dalla Francia e dalla Danimarca.
“Le presenze maggiori – spiega l’assessore Russo – quest’anno si sono registrate nei mesi di agosto e settembre, in concomitanza con la mostra, richiamo per i tanti turisti che, interessati hanno raggiunto il nostro territorio e ammirato il nostro patrimonio artistico, fatto di monumenti, chiese, area archeologica, musei. Una scelta vincente che premia la collaborazione ormai consolidata tra il Comune e la Sovrintendenza”.
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